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Como, sassata di Annoni al progetto dei giardini a lago: “Fosse rimasto nel cassetto, li avremmo già”

Tutto si può dire dell’assessore al Verde di Palazzo Cernezzi, Paolo Annoni, ma non che non che gli manchi una sapida dialettica.

Esempio lampante, il suo resoconto sulla infinita vicenda del nuovo progetto dei giardini a lago che peraltro l’esponente della giunta Landriscina, in carica soltanto da una manciata di settimane, ha ereditato ormai a fine mandato.

Dapprima, Annoni ha riepilogato a grandi linee la vicenda, che risale ormai a quattro anni e mezzo fa.

“Il progetto parte dalla Giunta Lucini, nel giugno 2017, quando vince il concorso di progettazione un team di giovani architetti e il calcolo della spesa era di un milione e mezzo – ha detto Annoni ai consiglieri comunali – Nel corso degli anni quel team di architetti ha poi lasciato l’incarico per le difficoltà a seguire tutto l’iter che avrebbe portato ai lavori e dunque la procedura è ripartita faticosamente con un incremento della spesa ora di 2,5 milioni circa. Nel mezzo c’è stato anche un ricorso al Tar, che ha ulteriormente rallentato tutto”.

Spazio anche a una buona notizia: “Non siamo ancora al progetto esecutivo, ma a quello definitivo, che è stato inserito nel Piano delle opere pubbliche. E’ comunque di queste ore il parere della Soprintendenza monumentale e paesaggistica, per cui ora possiamo procedere e arrivare all’esecutivo. Spero a breve di poter presentare presentare un rendering per farvi vedere come diventeranno i giardini a lago”.

Infine, la sassata al progetto nel suo complesso riprendendo una recente frase del sindaco Mario Landriscina che ha lamentato l’assenza di progetti nei cassetti del Comune da presentare per i fondi del Pnrr: “Si parlava di progetti nel cassetto, questo era fuori dal cassetto. Ecco, se fosse rimasto nel cassetto forse avremmo già i nuovi giardini a lago. Li aspettiamo, non so chi li godrà dalla fine 2022 in poi”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

2 Commenti

  1. Così come sono per la gente che li frequenta sono fin troppo belli sarebbe sufficiente fare la manutenzione ordinaria.
    Farli più belli per chi, per i lanzichenecchi del sabato e della domenica. Il comune spenda per il decoro della città che fa schifo.
    Cordialmente

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