Il destino dei senzatetto, ma ancor più quello di un eventuale nuovo dormitorio permanente in città, riapre ferite sanguinose nel centrodestra comasco. E in particolare tra Fratelli d’Italia e Lega. Un tema che già scavò un fossato tra gli alleati di maggioranza nell’estate scorsa, quando i meloniani appoggiarono la mozione trasversale che, per l’appunto, chiedeva una nuova struttura, mentre i leghisti si opposero strenuamente (voto finale incluso, con il documento comunque approvato a larga maggioranza)
Approvata la mozione sul dormitorio permanente a Como
Nelle ultime ore, poi, dapprima la presa di posizione pubblica di Fratelli d’Italia per rilanciare la necessità di un nuovo dormitorio permanente, dall’altra la durissima intervista della parlamentare leghista Alessandra Locatelli, hanno riacceso le (mai sopite) divisioni.
E proprio a Locatelli, risponde il capogruppo di FdI in consiglio comunale, Matteo Ferretti.
“Locatelli che dice no senza se e senza ma a un nuovo dormitorio comunale in città dimostra per l’ennesima volta di non conoscere i dati reali, di non vedere la realtà e ancora peggio di ignorare un voto chiaramente espresso dal consiglio comunale della città – attacca Ferretti – L’aula nel luglio scorso si è espressa in maniera chiarissima con un sì a una struttura per l’accoglienza e il voto in democrazia si rispetta. Se non è chiaro, non siamo in una dittatura”.
Ferretti poi snocciola una lunga serie di numeri e cifre (al 22 gennaio scorso): 10 persone in lista d’attesa per il dormitorio Ozanam di via Napoleona, 16 persone (di cui 2 di fuori provincia) per l’Emergenza Freddo all’interno del Centro Cardinal Ferrari, 6 persone (di cui 3 di fuori provincia) per i posti sotto il tendone sempre dell’Emergenza Freddo.
“Questi numeri dicono una cosa chiara, che forse Locatelli non sa o finge di non sapere: i posti attuali per i senza dimora oggi non bastano, sono insufficienti e un nuovo dormitorio servirebbe eccome – ribadisce il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Cernezzi – O forse vogliamo nascondere la verità e cioè che le stesse persone che non trovano un letto e un riparo sono poi quelle che vediamo nella varie zone della città, in situazioni non dignitoso per loro e con un chiaro problema di decoro generale?”.
“Basta chiudere gli occhi o fingere di non vedere, basta ipocrisie – conclude d’impeto Ferretti – Soltanto la Lega ormai non vuole prendere atto di come stanno le cose, tutto il resto della città ne è consapevole. Una soluzione va trovata, il dormitorio può senza dubbio essere una di quelle praticabili e utili se solo lo si vuole. Un voto in consiglio ha indicato questa strada, noi cerchiamo di percorrerla anche coinvolgendo la Chiesa. Ordini e diktat non ne prendiamo da nessuno, tantomeno da Alessandra Locatelli”.