Già assessore e vicesindaco della giunta Landriscina, parlamentare, ministro voluto direttamente da Matteo Salvini, ora assessore regionale in Lombardia. L’ascesa della leghistissima Alessandra Locatelli è ben nota e l’ultimo lustro ha segnato una carriera politica oggettivamente inarrestabile per l’astro luminoso del fu Carroccio, ora Lega nazional nazionale passata dal verde padano a un blu più ecumenico.
Ora, in vista della fine del mandato e delle prossime elezioni comunali a Como (primo turno il 12 giugno) sembrerebbe profilarsi un ritorno alla ribalta cittadina della potentissima. Voci, vero, ma di quelle solide e certificate.
Locatelli, secondo i racconti che circolano dentro e fuori il palazzo, sarebbe pronta a guidare la lista Lega a sostegno del candidato di centrodestra, Giordano Molteni. Un senso c’è, ovvio: Locatelli è un nome trainante, dalla leadership territoriale indiscussa e diventerebbe dopo Patrizia Lissi (PD) e Amelia Locatelli (FI) la terza capolista donna. E le conferme arrivano da più parti. La protagonista però, contattata, prende tempo pur senza sentenziare un chiaro no: “La lista è in composizione – dice – stiamo lavorando in questi giorni”. Ma si candiderà? “Stiamo lavorando e decidendo tutto – ripete – c’è ancora tempo”.
Certo pesa pure la doppia elezione in programma a marzo 2023 quando scadrà sia il governo nazionale sia il mandato di Attilio Fontana in Lombardia. Non è difficile pensare che Locatelli ambisca all’una o l’altra candidatura (più quella romana, si dice). Intanto, è indubbio, sarebbe un catalizzatore elettorale forte, fortissimo, per il partito in città.
Qui l’intervista del 6 marzo 2018, subito dopo l’elezione in Parlamento: Locatelli, nuovo astro padano a Montecitorio: “Resto vicesindaco. La Lega? E’ sempre Lega Nord”.