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Formigoni in carcere, Stefano Bruni: “Io non sono un ex formigoniano, un ex amico”

Una dichiarazione di affetto, amicizia e vicinanza a tutto tondo. Che farà discutere ma che, in qualche modo, riporta la vicenda-Formigoni (condannato per corruzione a 5 anni e 10 mesi ed entrato ieri nel carcere di Bollate) su un piano anche umano, oltre che politico e giudiziario.

A tendere la mano all’ex potentissimo governatore della Regione Lombardia è l’ex sindaco Stefano Bruni, da sempre, o almeno negli anni da sindaco (2002-2012), considerato una sorta di creatura politica di Formigoni e infatti a lui vicinissimo per tutto il decennio passato alla ribalta pubblica (e inoltre anch’egli passato dall’esperienza del carcere a San Vittore prima del patteggiamento a 3 anni e 3 mesi per la vicenda dei falsi bond).

Parliamo della decade, per sintetizzare, in cui anche a Como la forza del movimento originario di entrambi, Comunione e Liberazione con l’estensione economico-associativa della Cdo, visse il massimo fulgore visibile scompaginando e alterando equilibri politici ed economici di lunghissima tradizione. Un’irruzione poi affossata dal disastro paratie e dai guai giudiziari di entrambi,

Ebbene, nelle ore in cui molti avversari ma soprattutto nemici acerrimi di Roberto Formigoni celebrano (e in non rari casi festeggiano sguaiatamente) la carcerazione dell’ex governatore, Bruni ha invece ribadito la sua totale solidarietà con poche parole pubblicate su Facebook.

Le seguenti: “Non sempre la verità è quella che vogliono far apparire. Io non sono un ex formigoniano, un ex amico. La verità merita una breve lettura”. La breve lettura a cui si riferisce l’ex sindaco è un lungo articolo apparso sulla rivista di chiara ispirazione cattolica “Tempi” e non casualmente intitolato “Formigoni. C’è un compito per tutti gli amici” (qui lo trovate integrale).

L’attacco dell’articolo indica già chiaramente la linea: “Non chiedeteci di rispettare una sentenza che riteniamo ingiusta. Sebbene l’ex governatore della Lombardia Roberto Formigoni sia stato condannato con pena definitiva a 5 anni e 10 mesi, per noi non è un corrotto, per il semplice fatto che di questa corruzione non c’è evidenza“.

E ancora, altri passaggi forti: “Un processo che fa acqua da tutte le parti. Non ci sono tangenti, non ci sono passaggi di denaro, i conti di Formigoni sono stati esaminati a fondo e non è stato trovato un euro fuori posto“; “Ci sono le famose “utilità” gonfiate a dismisura per far impressione ai giornalisti allocchi“;

E poi la conclusione, che Bruni ha di fatto citato e fatto propria: “C’è qualcosa di più urgente da dire e da fare, oggi. Ed è ricordare che quanti in questi anni lo hanno non solo votato, ma sostenuto, seguito nelle campagne elettorali, difeso quando un mondo che non può sopportare che un buon cattolico sia anche un buon amministratore, ora questa gente ha un compito: far sentire all’amico in difficoltà, secondo le modalità che il tempo e la fantasia suggeriranno, tutto il suo affetto e la sua vicinanza. Perché noi non siamo ex formigoniani perché non siamo ex amici“.

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4 Commenti

  1. Dichiarazione di Stefano Rognoni in merito alla solidarietà a #Formigoni espressa da #Bruni.

    In merito alla solidarietà espressa dall’ex sindaco di Como Bruni a Formigoni – Stefano Rognoni (Segretario del Circolo territoriale Prc/SE “Città di Como”) ha dichiarato quanto segue:

    Leggiamo che l’ex-sindaco di Como Stefano Bruni avrebbe dato la sua piena solidarietà all’ex-Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, condannato in via definitiva a 5 anni e 10 mesi di detenzione per corruzione sul caso Maugeri.
    Non ci stupisce affatto questa dichiarazione dell’ex-sindaco, da sempre vicino a Formigoni e che con lui ha condiviso una propensione al mal governo sfociato in inchieste giudiziarie e che ha reso la nostra città famosa, tra le altre cose, per un muro di cemento che oscurava la vista del lago.
    Come Rifondazione Comunista non intendiamo entrare nel merito delle sentenze della Magistratura e consideriamo pericoloso che la politica entri a gamba tesa in tali questioni.
    Vogliamo però ribadire di essere sempre stati contrari alla parificazione della sanità privata con il servizio sanitario nazionale, che ha portato al progressivo depauperamento di quest’ultimo ed al peggioramento del servizio per tutti quei cittadini che non si potevano permettere prestazioni mediche private.
    Anche oggi Regione Lombardia persegue la strada dell’incentivo alla sanità privata, come si è visto con la proposta dei famigerati gestori sanitari che si è rivelata fino ad oggi un vero flop.
    Ci battiamo per un servizio sanitario pubblico, che dia la possibilità a tutti i cittadini di accedere a prestazioni mediche di qualità senza bisogno di rivolgersi a privati e di ingrassare con i propri soldi e le proprie tasse le tasche dei soliti noti.
    Como, 24/02/2019

  2. Riprendere il post di facebook di Bruni equivale a provocare delle lesioni personali ai lettori. Bruni chi? quello che ha fatto sfacelo di como? Quello che , senza la prescrizione sarebbe in corsa per raggiungere il suo non ex amico? Tre gradi di giudizio con quasi decine di giudici che complessivamente si sono occupati del processo non bastano? Sarebbe un processo politicizzato? Beh il garantismo di Bruni, scusate, vale come il 2 di picche a briscola

  3. Non ho mai avuto molta simpatia per Comunione e Liberazione e neppure per il “Celeste” Formigoni. Tuttavia, devo essere sincero, vederlo con uno zaino pieno di libri che varcava l’ingresso del carcere, mi ha rattristato. A dire il vero mi ha anche irritato perché non comprendo quanto sia più grave ricevere in regalo una vacanza che qualche polizza vita…..ma ormai anche i più fessi lo hanno capito, “chi è senza peccato scagli la prima pietra” non è uno slogan da piattaforma Rousseau.

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