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Giro d’Italia handbike saltato, l’assessore Fontana: “Dalle opposizioni malafede, organizzatori incompetenti”

Un durissimo e duplice attacco dell’assessore Alberto Fontana alle opposizioni e agli organizzatori del Giro d’Italia di handbike per il mancato passaggio da Como negli ultimi due anni. I gruppi di opposizione avevano attaccato con forza il sindaco Alessandro Rapinese e la sua amministrazione, addebitando loro lacune nella gestione della pratica e della documentazione. Tesi che Fontana ha ribaltato completamente.

“Mi domando come si possa addebitare a giunta e sindaco la decisione di non far passare da Como la tappa del Giro d’Italia di handbike, quando si sa benissimo che non abbiamo questo potere. Allora certe affermazioni o nascondo dalla non conoscenza dei limiti e dei poteri della giunta e del sindaco, e questo sarebbe molto grave, oppure propendo per la strumentalizzazione di una notizia a fini propagandistici, cioè, mi spiace dirlo, ma in malafede. Volevo stigmatizzare questo comportamento, secondo me potete fare di meglio”.

Poi il passaggio anche sugli organizzatori: “Se la gara non è passata da Como, questo non è attribuibile all’amministrazione che invece si è prodigata perché la documentazione arrivasse nei tempi, ma purtroppo la documentazione necessaria non è arrivata. Ho una relazione del Suevco e della Polizia locale sui documenti che mancavano. Volevo anche aggiungere che sono due anni che questi signori non presentano idonea documentazione, quindi sono due anni che pur avendo in mano cospicuo finanziamento questa gara non può passare da Como. Le vittime sono gli atleti e probabilmente questi organizzatori non hanno la competenza e la conoscenza delle normative perché questo evento di grande importanza abbia luogo”.

Dopo l’assessore è intervenuta brevemente la consigliera Elena Negretti (Lega), rivolta alla giunta: “Se la volontà era garantire il passaggio del Giro d’Italia handbike, la politica poteva dire agli organizzatori ‘risolvetemi questo problema’ e magari non il giorno prima, visto che si sapeva dall’anno precedente che c’erano delle questioni”.

Poi è intervenuto anche il sindaco Alessandro Rapinese con i soliti toni e come sempre ha innalzato i toni spostando la questione addirittura sulle elezioni del 2027: “Consigliera Negretti, io ho sempre pensato che lei fosse un pessimo politico ma stasera ha fatto un passo avanti e c’è della malafede. La sfido a trovare due elementi sulla volontà politica di non far passare il Giro. Lei sta offendendo i dirigenti, non me o la giunta. Ma i vostri tentativi di delegittimazione sono così patetici che aspetto solo le elezioni, e per voi finirà anche peggio”.

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14 Commenti

  1. Una organizzazione no profit che organizza da 14 anni non credo che sia sprovveduta, soprattutto se andiamo a vedere gli altri Comuni dove hanno fatto tappa. Bari, Roma, Monfalcone, Torino. Siamo sicuro di ciò che afferma questo nostro individuo politico? La verità è che come affermato in diverse occasioni dallo stesso Sindaco, Como non è una città adatta ai disabili e per questo motivo essendo che l’evento l’avevano ereditato dalla vecchia giunta, non andava fatto e così è stato. Una vergogna per Como e l’ennesima figura barbina che riconferma la gestione comunale poco competente.

  2. BRAVO RAPI! RISPETTO DELLE REGOLE! BASTA CON QUESTA INVASIONE DI ANDIBAIK ! PIÙ CAMPER PIÙ MAXIVAN NCC ! BASTA CON LA CASTA DEI PORTATORI DI ANDY CAPP!

  3. Ma il Ministro Locatelli che pensiero ha in merito alle affermazioni dell’assessore Fontana!!!
    Mah io sono basito…..

    1. Inutile rimanere basiti; c’è forse chi pensa che bastano la barbetta bianca, gli occhiali da intellettuale e lo sguardo serio e severo… no, non bastano. Quanto alla ministra Locatelli… vabbè: “Cattivi noi? Ma non scherziamo, non c’è alcuna volontà di seminare terrore. C’è una volontà politica, quella sì: rendere la città più vivibile e contrastare i fenomeni delle vendite abusive e dell’accattonaggio molesto. E andremo avanti, su questo non c’è alcun dubbio”, disse quando fecero il blitz l’8 marzo 2019 contro i pericolosissimi venditori di mimose.

  4. Non mi convince la risposta dell’assessore. Perchè in tutti gli altri comuni questo evento non ha problemi? Perchè, visto che si sapeva da un anno, non sono stati fatti passi avanti? FOrse perchè gli interessati sono solo quattro gatti?

    In generale questa amministrazione si distingue per il saper “chiudere”, “togliere”, “privare”, non certo per saper “favorire” e “stimolare”.

    1. Mabi, ha dimenticato di aggiungere ‘criticare’ , ‘insultare’, ‘offendere’, ‘ghignare’, ‘deridere’, ‘privatizzare’ alla prima lista (cosa sa fare questa amministrazione) e ‘includere’, ‘essere trasparente ed aderire ai principu democratici’ alla seconda lista (cosa non sa fare questa amministrazione).

  5. Beh se fosse stato un problema generalizzato su tutte le tappe allora l’accusa di incompetenza verso gli organizzatori di Fontana sarebbe fondata ma, poiché la questione ha riguardato una sola città (poteva essere qualsiasi ma, casualmente…), allora è molto più verosimile che improvvisazione e incompetenza risiedano altrove.

  6. Non vorrei dirlo ma vogliamo del cospicuo finanziamento che ogni mese si porta a casa l’assessore per NON risolvere un problema che conosceva da un anno? 6.000 euro MESE!

  7. dalle altre città è passato dunque gli organizzatori hanno esercitato incompetenza solo nei confronti del Comune di Como (complotto dei poteri forti? ha a saperlo…)

  8. “strumentalizzazione di una notizia a fini propagandistici”…assessore Fontana, benvenuto nel mondo della politica, che è, sostanzialmente, quello che lei ha detto.
    Fare politica, almeno in Italia, vuol dire, proprio, strumentalizzare a proprio uso e consumo, tentando di deligittimare la parte avversa, le notizie…

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