La rocambolesca vicenda del nuovo management del Distretto unico del commercio di Como diventa anche politica. L’antefatto, che abbiamo racconta qui, è noto: la guida del Duc – soggetto che sovrintende e finanzia molte iniziative legate al commercio a Como – alla fine sarà nuovamente appannaggio di una società di Lecco (dietro compenso di 95mila euro circa). E questo perché il territorio comasco, di fatti, non ha saputo indicare alcuna alternativa, né tramite la consultazione delle otto associazioni e categorie economiche comasche della Cabina di regia, né tramite la selezione comunale a cui è arrivata una sola candidatura, giudicata poi irregolare.

Oggi, a tornare sulla questione è Fratelli d’Italia Como.

“Apprendiamo dalla stampa locale che il nuovo manager del Distretto del Commercio sarà lo stesso dell’ultimo periodo sotto l’Amministrazione di centrodestra. Alla faccia della rivoluzione”, si legge nella comunicazione di FdI.

“Non solo – prosegue FdI – Dalle cronache emerge che le associazioni di categoria non hanno suggerito alcuna figura idonea. Dal nostro punto di vista sarebbe stato un azzardo e allo stesso tempo è la certificazione che è assente qualsiasi elementare forma di dialogo e confronto tra il Comune, le categorie e gli ordini professionali”.