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Attualità, Politica

Il raduno neofascista a Dongo approda Parlamento. Braga: “Identificati i manifestanti? Ci sono notizie di reato?”

Ieri raccontavamo della manifestazione dell’Anpi a Dongo in risposta alle commemorazioni neofasciste di Benito Mussolini e dei gerarchi tra il paese e Giulino di Mezzegra: qui tutti i dettagli e il video. Presenti, con l’associazione partigiani, anche la capogruppo Dem alla Camera, la comasca Chiara Braga e il collega d’aula Federico Fornaro. I due deputati ha portato in Parlamento la vicenda con un’interpellanza urgente. Spiegano:
Come ogni anno, anche ieri a Dongo e a Giulino di Mezzegra, in provincia di Como, abbiamo assistito a manifestazioni e celebrazioni di chiaro stampo neofascista, con persone in divisa nera, inquadrati militarmente che ancora una volta hanno offeso la memoria di quei luoghi, dove la storia ha scritto una pagina determinante della sconfitta della vergogna fascista. Un pellegrinaggio funebre politicamente deplorevole e atti gravissimi, come la chiamata del “saluto fascista”, che contrastano la giurisprudenza di merito e di legittimità.
Per questo abbiamo chiesto con un’interpellanza urgente al Ministro Piantedosi di sapere se le forze di polizia presenti abbiano proceduto all’identificazione dei manifestanti fascisti, in particolare a Dongo, dove il luogo e il numero limitato dei partecipanti sicuramente lo consentiva. Abbiamo inoltre chiesto se, in caso di mancata identificazione, ciò sia avvenuto in base a direttive e da parte di quale autorità, governativa o di polizia, anche alla luce di pregresse dichiarazioni del Ministro dell’Interno sull’utilità dell’identificazione personale come nel caso dell’antifascista che manifestò il suo pensiero nel Teatro alla Scala di Milano. Nell’interpellanza depositata si chiede infine se, tra gli appartenenti a forze di polizia, vi fossero ufficiali di polizia giudiziaria e se, in tal caso, alcuno di essi abbia proceduto alla redazione e inoltro di notizia di reato.
L’INTERPELLANZA INTEGRALE:
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5 Commenti

  1. ma che fastidio danno? disturbano? no quindi? non considerateli, dopo un ora tutto finisce. È giá stato stablito che queste manifestazioni non portano alla ricostruzione del PF per cui interpellanza che? L’anpi? lasem perd….

  2. le persone fucilate a Dongo erano si fascisti ma pur sempre Italiani con famiglie parenti amici e persone che li ricordano , e fanno bene a considerarli ogni anno , non sono stati peggiori di tanti partigiani che in realtà fuggivano a condanne per reati comuni e riciclicatesi nelle brigate clandestine a fine guaerra hanno beneficiato delle grazie , graziati si ma i reati ci sono lo stesso

    1. Smettiamola di fare giri di pensiero per non chiamare le cose con il loro nome.
      Il ricordo, intimo o pubblico che sia, dei morti è una cosa, decine di persone che eseguono il saluto fascista è cosa diversa, ben diversa.

      E indipendentemente dalle singole coscienze raramente nella storia si è vista una guerra ove sia stata così chiara la differenza tra la parte giusta e quella sbagliata.

    2. Lo schierarsi militarmente, l’utilizzo della liturgia fascista del saluto romano inquadrati come soldati cosa di più lontano da un ricordo e una commemorazione. Onorare chi stava scappando come conigli dal proprio popolo dopo averlo piegato a suon di omicidi pestaggi terrore. Anni fa venivano ma non si sognavano minimamente di schierarsi e di certo non c’era la polizia a fermare il traffico per permettere tutto questo ed in antisommossa verso chi non è d’accordo

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