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L’assessore Colombo celebra il finto matrimonio su richiesta nel cortile antico del Comune, è polemica

L’assessore alla Cultura del Comune di Como, Enrico Colombo, protagonista di un doppio matrimonio civile in Comune a Como (uno vero e uno finto, celebranti entrambi con fascia tricolore indossata). E in consiglio comunale scoppia la polemica. Il caso è stato sollevato dal consigliere di opposizione Vittorio Nessi (Svolta Civica) che ha raccontato l’episodio finito anche in una interrogazione, approdata in aula.

Tutto nasce il 6 giugno scorso quando il consigliere viene a conoscenza della celebrazione di un matrimonio civile nel cortile antico di Palazzo Cernezzi, cosa in effetti che non risulta avere alcun precedente. Da qui le domande rivolte da Nessi in prima battuta al sindaco Alessandro Rapinese, che ha risposto in forma scritta dicendo che il matrimonio vero e proprio, dunque ufficiale, si era in realtà svolto come di consuetudine nell’aula consiliare di Palazzo Cernezzi ma che poi, in un secondo momento, gli sposi hanno chiesto e ottenuto di replicarne uno ‘finto’ e “senza ufficialità” nel cortile antico del Comune, sempre con l’assessore Colombo in fascia tricolore.

“La ripetizione della cerimonia per due volte è avvenuta con tutte le formalità del caso, eccetto la firma dei registri – ha detto ieri sera il consigliere Nessi che, non soddisfatto dalla risposta scritta, ha chiesto di discutere in aula l’interrogazione – Inoltre per la replica bisogna allestire le strutture e i banchi, distogliere personale dai compiti istituzionali, serve la presenza di un delegato con la fascia tricolore, oltre ai testimoni, ai parenti e ovviamente all’occupazione del cortile. Ho chiesto se questo fosse consentito, non mi è stato risposto. E anche se fosse successo altre volte, se si trattasse di una consuetudine e se fossero state concesse eventuali autorizzazioni”.

“Inoltre – ha concluso Nessi – anche nella replica del matrimonio è stata usata dall’assessore Colombo la fascia tricolore che è simbolo di decoro e della carica e non può essere usata per una finzione, per un gioco o per fare un favore agli amici. Si tratta di una grave violazione dei doveri connessi a una funzione importante come quella di celebrare matrimoni”.

Come si vede dal brevissimo video qui sopra, uno stizzito assessore Colombo ha replicato al consigliere di Svolta Civica affidando la propria risposta alle parole messe precedentemente nero su bianco dal sindaco Alessandro Rapinese.

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