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Politica

Leonardo, il Pd nel mare leghista: “Ripartire senza populismo. Senza presunte superiorità morali”

E’ il Pd, dunque, il protagonista del dibattito politico estivo in questo primo scorcio d’agosto. O almeno lo è su queste colonne. Una sorta di “Pd Day”, in realtà assolutamente involontario ma accolto con interesse nella piana calura vacanziera, che adesso annovera anche la voce di Leonardo Calzeroni, segretario del Circolo PD Turate-Rovello Porro.

Una voce particolarmente interessante, poiché giunge da dove il leghismo salviniano con il vento in poppa raggiunge – come dice lo stesso esponente dem – “percentuali che assicurano la maggioranza assoluta”; e poi perché riprende il tema già sviluppato dagli interventi del segretario provinciale Federico Broggi e dal capogruppo in Comune a Como, Stefano Fanetti, ossia come contrastare il dominio salviniano, oltre la banale demonizzazione del nemico.

Di seguito, dunque, l’intervento integrale di Leonardo Calzeroni (per interventi e repliche: redazionecomozero@gmail.com).

Nel PD comasco, dopo anni di paludosa stagnazione nel conformismo di comportamenti confinati all’interno del rassicurante cono d’ombra di questo o quel segretario nazionale (da Bersani a Zingaretti passando da Renzi) o, peggio ancora, nella ritualità dei formalismi statutari, finalmente qualcosa sembra cominciare a muoversi.

Almeno così lasciano ben sperare le esternazioni del segretario provinciale, Federico Broggi e del capogruppo, Stefano Fanetti, entrambe volte ad auspicare un reale ritorno alla politica, oltre l’indignazione e la correlata demonizzazione di Matteo Salvini e della Lega.

Dalla bassa comasca, dove più incisiva e maggioritaria, da sempre, è la presenza della Lega e dove, anche in occasione delle ultime elezioni amministrative, il partito di Salvini è tornato a percentuali che assicurano la maggioranza assoluta, accogliamo con favore qualunque segnale giunga dai vertici del PD, che lasci intravvedere un cambiamento di approccio, oltre che di linea politica.

Per marcare la propria differenza culturale e politica dal leghismo, infatti, non serve né elevarsi a forme di benpensantismo elitario, tipico di una certa sinistra che si ritiene erroneamente detentrice di una presunta superiorità morale, né abbassarsi ad assecondare le pulsioni del populismo egoistico ed autarchico.

Occorre, piuttosto, tornare a far politica con umiltà e disponibilità all’ascolto, uscire dalla bolla autoreferenziale del proprio zoccolo duro e dell’appartenenza ideologica, riconquistare la fiducia di quegli elettori che oggi ci percepiscono lontani, ma che, in passato, hanno creduto nel PD e nella sinistra.

La democrazia è fatta di maggioranze, le maggioranze si conquistano con il consenso ed il consenso si raccoglie con la capacità di persuasione e di convincimento.

A noi il compito di formulare proposte e argomentazioni credibili, di contrastare la fatuità delle promesse del governo gialloverde, di denunciare i fallimenti delle amministrazioni a trazione leghista e di centrodestra, come in Lombardia, nella sanità e nei trasporti, oppure nello stesso capoluogo lariano.

Leonardo Calzeroni

Segretario circolo PD Turate-Rovello Porro

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un commento

  1. Anima pia….. finché il suo capo (notizia del Tg1) “proclama” una “mobilitazione nazionale” …in agosto, se ne fara’ poca di strada!

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