Un nuovo astro brilla nel firmamento padano. Un’elevazione fulminea quella di Alessandra Locatelli. La pasionaria della Lega comasca è passata dai volantini e l’attacchinaggio in periferia alle grazie dell’empireo di via Bellerio con la rapidità di un lumbard che sfugge a un piatto di cous-cous al curry.
Prima la segreteria cittadina del partito – in presidio permanente davanti all’uscio del centro migranti di via Regina nell’estate 2016 – poi le elezioni comunali 2017 dove ha ottenuto la carica di vicesindaco e assessore della giunta Landriscina.
Adesso, da poco più di 24 ore, è parlamentare eletto della Repubblica italiana. Laureata in sociologia, 40anni, educatrice specializzata nella cura di persone affette da gravi disabilità psichiche, è stata per molti anni direttrice dell’Anffas di Como. Carica che ha lasciato nel giugno scorso “non perché fosse direttamente incompatibile con il mio ruolo amministrativo – spiega – ma per questioni di opportunità visto che si tratta di una struttura pubblica”
Da segretario cittadino a Onorevole, mica male
Beh il percorso è più lungo e più articolato di così. Ho iniziato giovanissima a volantinare e a militare nel partito. Ho lavorato per anni, sono cresciuta, ho partecipato e costruito un’esperienza politica. Non è una cosa nata per caso
Resta un’ascesa molto rapida
Più che rapida direi che fa parte di una coincidenza fra eventi. Nel giro di un anno ci sono state due elezioni importanti. Il lavoro della Lega di Como, di tutta la Lega, è stato premiato dal partito che ha voluto dare al territorio anche un rappresentante parlamentare
Ne abbiamo parlato informalmente tempo fa. Adesso la domanda è ufficiale. E’ sicura di mantenere tutti gli incarichi?
Sì, confermo quanto dico da tempo. Il ruolo di segretario è supportato da un’attivissima sezione locale e andrà a scadenza naturale tra qualche mese. Resterò sia assessore che vicesindaco perché, come ho sempre detto e ribadisco, penso si tratti di un valore aggiunto per la città. E’ un dovere mantenere quei ruoli e la Legge lo prevede. Io credo che la carica di parlamentare sia una risorsa in più per Como: la possibilità di rappresentare questa realtà e i suoi bisogni a un organo superiore
Sì, perfetto ma non rischia di aver troppo da fare?
Ho sempre avuto molto fa fare
Credo ciecamente nella sua buona volontà ma il tema è oggettivo: il carico di lavoro sarà enorme
D’altronde non si dice sempre che i parlamentari hanno poco da fare? Scherzo. E’ mia responsabilità fare questo sforzo nel rispetto dei cittadini che mi hanno votato alle comunali e alle politiche
Alle politiche hanno votato il simbolo, nomi erano à côté
Appunto hanno votato il partito che rappresento: la Lega Nord
Ma non vi chiamate solo Lega adesso? Per il Sud e tutto il resto. Maroni per quel “Nord” omesso se ne è voluto andare…
E’ uguale, cambia il nome ma noi siamo gli stessi. Non ci siamo mica scissi
In questi giorni cosa farà?
Sono in Comune da stamattina come sempre. Quando mi chiameranno andrò a Roma e gestirò il mio tempo nel miglior modo possibile. Però basta con queste domande sugli incarichi
Veramente le ho chiesto di questi giorni. Comunque sono le stesse domande che ho posto a Mauro Guerra
Chi?
Mauro Guerra, parlamentare Pd appena uscito dall’ultima legislatura. Sindaco di Tremezzina
Non lo conosco