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Fiera del Libro e collaterali: le assenze politiche e il bis di Galimberti per la Camera di Commercio

Del programma completo che più completo non si può abbiamo detto qui. Della parte istituzionale dell’inaugurazione di questa mattina, qui. Ma non possono mancare due note a margine rispetto al taglio del nastro della Fiera del Libro di Como, che è certamente un grande evento culturale ma nello stesso tempo unisce costume, politica, attualità comasca di vari genere. Dagli ultimi due fronti arrivano i “collaterali” di oggi.

Sul fronte della politica, impossibile non notare un dato evidentissimo: al netto della presenza di due consiglieri regionali (il Pirellone d’altronde finanzia l’evento), ovvero Anna Dotti di Fratelli d’Italia, Marisa Cesana di Lombardia Ideale e Angelo Orsenigo del Pd, colpiva l’assenza di qualsiasi altro esponente in carica della politica lariana (fatta eccezione per i membri rapinesiani di giunta e maggioranza, ovviamente).

Niente assessore regionale (Alessandro Fermi, Lega), all’inizio niente Alessandra Locatelli (ma il ministro poi è riuscito a presenziare al taglio del nastro, ndr), niente Nicola Molteni, costretto a “rinunciare all’ultimo minuto per impegni istituzionali” come annunciato a inizio evento, ma soprattutto nessun esponente di tutto il resto del consiglio comunale. Salvo sviste che correggeremo al volo, nel caso, nessun esponente di FdI, Lega, Forza Italia-Noi con l’Italia, Pd, Svolta Civica o Misto ha ritenuto o ha potuto partecipare a uno degli appuntamenti di solito abbastanza folti di rappresentanti istituzionali, e di Palazzo Cernezzi in particolare. Casualità e vacanze prolungate, forse. Oppure, segno tangibile che il livello tesissimo dei rapporti in Comune con giunta e maggioranza si è trasferito anche negli eventi pubblici.

Su un altro versante, quello del mondo economico, è arrivata invece un’altra indicazione interessante. A coordinare la mattinata di inaugurazione e discorsi della Fiera del Libro, questa mattina, è stato il responsabile della comunicazione di Confesercenti Como, Luca Marchiò.

Il quale, nel chiamare sul palco il presidente a fine mandato della Camera di Commercio di Como e Lecco, Marco Galimberti, ha anche lanciato un paio di assist verbali per carpirne l’eventuale volontà di ricandidatura nel 2024. E la risposta, benché brevissima, non ha affatto chiuso alla possibilità. Con largo sorriso, infatti, Galimberti si è limitato a un “chi vivrà vedrà” che però, di fronte al caloroso auspicio di Marchiò, è sembrata un’espressione decisamente possibilità per una corsa al bis.

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