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Politica

Nuovo strappo di Forza Italia: via dall’aula su Villa Olmo (salvata da Pd e Svolta Civica)

Clamoroso strappo politico di Forza Italia, questa sera, sul futuro di Villa Olmo. E, nello specifico, sulla nascita di una Fondazione di partecipazione che gestisca il compendio (qui tutti i dettagli).

La delibera, presentata dall’assessore Marco Butti, è stata approvata con 18 favorevoli e 4 contrari ma gli azzurri hanno lasciato l’aula per non partecipare al voto.

Fortissime le perplessità espresse dal capogruppo di Forza Italia, Enrico Cenetiempo.

“La vicenda di Villa Olmo lascia veramente perplessi sin dalla nascita, non da stasera – ha detto Cenetiempo riferendosi alla scelta della giunta Lucini – Dieci anni di mostre avevano fatto capire alla città a cosa doveva essere destinata Villa Olmo. Poi, subentrata la giunta Lucini, tutto è finito”.

Rivolgendosi a Butti, poi, Cenetiempo ha ricordato che nello scorso mandato “lei considerava con noi una follia il progetto, io me lo ricordo: per i costi, per tutta l’organizzazione, per un vestito su misura che poi quando lo metti addosso è stretto. Io oggi non riesco a scommettere su questa cosa. Capisco che abbiamo chiesto i soldi (i 5 milioni di Fondazione Cariplo) e ora ne abbiamo chiesti altri (circa 2 per completare i lavori, ndr). Ma intanto con la Fondazione come Comune di Como perderemo 200mila euro di affitti all’anno, i proventi dei parcheggi, a bilancio dovremo tagliare la stessa cifra e i conti futuri sono un’incognita”.

Poi, l’annuncio al momento del voto: “Le nostre perplessità dopo la discussione sono aumentate. Lasceremo l’aula”. Stessa scelta per il Cinque Stelle Fabio Aleotti.

Paradossalmente, dunque, la nascita della Fondazione che gestirà Villa Olmo (soggetto ancora tutto da costruire nella pratica) è stata battezzata dai voti favorevoli del resto della maggioranza ma anche da quelli di Svolta Civica e Pd. Contrari gli esponenti della lista Rapinese Sindaco presenti e Bruno Magatti di Civitas.

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4 Commenti

  1. Se i consiglieri PD avessero votato contro la delibera, sarebbe passata in ogni caso con 15 voti a favore e 7 contro; se si fossero astenuti, sarebbe passata 15 a 4; hanno votato a favore e la delibera è passata 18 a 4. Il voto dei consiglieri PD è stato irrilevante….. ma sono riusciti nell’impresa di lasciare da “innocenti” le proprie impronte sul luogo del delitto.

  2. Mi pare che l’idillio tra FDI e il PD sia qualcosa che possa andare oltre le elezioni provinciali della scorsa settimana. Luciano aveva ragione, l’Ippogrifo esiste!

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