E’ stato anche soft, tutto sommato, rispetto a quanto il suo partito e lui in particolare tengono alla battaglia sugli impianti sportivi, piscina e nuovo palazzetto di Muggiò in particolare.
Però, nonostante l’assenza di un classico “affondo” di quelli poderosi, emerge comunque l’enorme amarezza del segretario provinciale di Fratelli d’Italia, Stefano Molinari, per l’amara sorpresa emersa l’altro giorno in consiglio comunale proprio sul nuovo palazzetto.
Il fatto è noto: al netto della esplicità contrarietà degli assessori leghisti a spendere 14.5 milioni per l’opera (con tanto di voto contrario in giunta), ora si è appreso pure che la stragrande parte di quella cifra è stata affidata dall’esecutivo Landriscina al buon esito di alienazioni di beni per 11 milioni (dove la parte del leone la fa l’ex orfanotrofio di via Grossi, valutato – da 15 lunghissimi anni senza alcuna risposta dal mercato – ben 9).
Ebbene, oggi, sul proprio profilo social, Molinari ha commentato con evidente rammarico.
“Solo qualche giorno fa avevo scritto con grande entusiasmo Ottima notizia per lo Sport Comasco – afferma, in relazione all’ok della giunta al progetto da 14.5 milioni – ma avevo anche ricordato Spiace solo che la nostra richiesta di accedere ai contributi statali (10 milioni) che avrebbero coperto gran parte dell’investimento necessario non sia stata accolta concludendo Ora corriamo, lo sport comasco non può attendere altri 10 anni“.
“Oggi devo con mio grande rammarico sottolineare che senza quei 10milioni di euro il palazzetto non si farà in tempi brevi e cade nel vuoto il mio appello “ora corriamo” – sottolinea il coordinatore di Fratelli d’Italai – Perché è chiaro che per aprire un cantiere ci vogliono soldi veri e non soldi che forse quando e se venderemo (alienazioni) avremo”.
Insomma, niente attacchi frontali, nella forma. Ma quell’espressione “soldi veri” la dice lunghissima sul pensiero più profondo e assomiglia tanto a una staffilata elegante.
2 Commenti
Sono assolutamente d’accordo con quello che dice Ambrogio Rossi. il tema non è solo la reperibilità dei fondi, il tema è la miopia delle forze politiche cittadine che non si rendono conto dello stato tragico delle infrastrutture sportive a Como. Quello che non è ormai rudere, vedi il palazzetto di Muggiò, è fatiscente. Le società sportive comasche devono chiedere ospitalità agli impianti dei comuni limitrofi. La ricerca di spazi è ormai diventata la maggior difficoltà di chi vuole organizzare e fare sport. Senza una strategia complessiva e senza il coinvolgimento dei principali sodalizi sportivi del territorio non si va da nessuna parte. Non sono sorprendenti i “mezzucci burocratici” dei rappresentanti della Lega per mandare in cavalleria la ricostruzione del Palazzetto dello sport di Muggiò, basta vedere l’irresponsabilità dei loro rappresentanti in Parlamento eletti nel nostro territorio, ma l’assoluto disinteresse di tutto il mondo politico cittadino dei problemi dello sport e soprattutto dei tanti cittadini che vogliono fare sport.
Oltre alla presa in giro su come reperire i fondi per finanziare l’opera il dramma è che non esiste un progetto per garantire la corretta gestione di ciò che si vuole realizzare col rischio di avere una struttura nuova che in pochi anni sarà preda del degrado ancora una volta, manca un progetto politico globale sulle strutture sportive della città, questo è il vero dramma della politica oggi, sia a destra che a sinistra…..