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Pd, il circolo di De Feudis bacchetta Fanetti. “Lissi capolista indicazione nostra. Sia lei l’assessore ai Servizi sociali”

Nel Pd, si sa, nessuna scelta è mai neutra, scevra da puntualizzazioni. E’ il caso anche della designazione della consigliera comunale Patrizia Lissi quale capolista dei Dem alle prossime elezioni comunali.

Giusto sabato scorso, il partito ha battezzato in via ufficiale la scelta, che peraltro lo stesso capogruppo a Palazzo Cernezzi, Stefano Fanetti, aveva anticipato a questo giornale qualche settimana fa con queste testuali parole.

Lissi capolista Pd: “Ricostruiamo partecipazione e ascolto, il Comune è di tutti. Con Minghetti nei quartieri per i bisogni di ciascuno”

“E’ una mia proposta, però tra le preferenze che ha preso l’ultima volta, l’attività di questi anni, le battaglie e i risultati non vedo alcun problema – aveva detto Fanetti – E’ un nome che intercetta sensibilità trasversali nel partito. E’ la figura più rappresentativa del Pd, popolare, non divisiva, carica di energia, ed è donna come la candidata sindaca del centrosinistra, Barbara Minghetti” (qui l’articolo originale e integrale).

Ebbene – come ci è stato fatto notare a più riprese – le cose non sarebbero proprio così. Il Circolo Como Sud del Pd, presieduto dall’ex consigliere comunale Vito De Feudis, tiene infatti a sottolineare l’esistenza di un documento datato 4 marzo in cui la candidatura a capolista di Lissi veniva avanzata (all’unanimità) da lì, prima di tutti.

Ma non solo. Sempre nello stesso documento del circolo, era stata messa nero su bianco una posizione politica che guardava già al dopo voto. In particolare, in caso di vittoria alle elezioni della coalizione di centrosinistra, si rivendicava al Pd “l’assessorato ai Servizi Sociali, considerando Patrizia Lissi la più idonea per esperienza e per naturale propensione personale”.

Addirittura, si chiedeva alle segreterie provinciali, cittadina e al responsabile per la formazione delle liste dem, Luca Gaffuri, che l’indicazione di Lissi per quello specifico incarico di giunta fosse resa “nota fin dall’inizio della campagna elettorale”. Un passo, questo, che a differenza dell’ufficializzazione del ruolo di capolista, non si è ancora materializzato. Ma all’apertura delle urne, in fondo, mancano ancora alcune settimane, e chissà se il Circolo Como Sud del Pd la spunterà.

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Un commento

  1. Non è facile decifrare i comportamenti del Partito Democratico, in particolare quello comasco, quando si parla di processo decisionale. Uno dei Circoli del PD cittadino ha la facoltà di decidere su chi sarà il/la capolista alle elezioni amministrative? E poi, perché mai il PD, che è uno dei partiti della coalizione a guida Minghetti, dovrebbe decidere in autonomia e senza discutere con nessuno il nome di un futuro ed eventuale Assessore ai Servizi Sociali? E infine, come mai all’interno del PD la formazione delle liste è decisa da Luca Gaffuri che non è né Segretario cittadino (Tommaso Legnani) né Segretario provinciale (Federico Broggi)? L’avranno delegato a farlo? E il Circolo di Rebbio non è un Circolo qualsiasi? Mah…..Per chi non conosce la complessità del processo decisionale del Partito Democratico a Como, Luca Gaffuri fin dall’infanzia è stato delegato alla formazione delle liste, decideva perfino il quintetto della squadra di minibasket dove sedeva in panchina, e basta leggere il nome degli iscritti e del Segretario per comprendere che il Circolo di Rebbio non è un Circolo qualsiasi. Quindi, per chi non lo sapesse, non c’è nulla di anormale

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