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Politiche, code in Anagrafe a Como per le tessere elettorali. Il sindaco Rapinese ha votato intorno alle 12.30

Non solo code ai seggi questa mattina, 25 settembre, in occasione delle elezioni politiche (qui la cronaca). Anche in Comune a Como si registra un fenomeno identico per il rilascio delle tessere elettorali. Un flusso continuo di persone fin dall’apertura con code e bisogno di pazienza, va riconosciuto che il personale addetto è tanto veloce quanto organizzato ma resta il fatto che sono tantissimi i cittadini che hanno saturato di timbri o perso la scheda utile per accedere al seggio. Le foto sono state scattate intorno a mezzogiorno.

Alle 12.30 circa il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, è andato a votare nel suo seggio in via Perti. Saluti ai presidenti e ai commissari dei vari seggi, uno sguardo ai cartelli con simboli di partito e coalizioni, quindi ha espresso la propria preferenza.

Da notare nella foto sotto come le schede elettorali del sindaco, e quelle di tutti i cittadini, non possano più essere inserite nell’urna direttamente dall’elettore. Le schede infatti hanno la nuova modalità dello “strappo” di una parte della medesima che riporta i codici di riferimento del Ministero dell’Interno, il cosiddetto tagliando antifrode introdotto nel 2018 per evitare che vengano introdotte schede contraffatte e precompilate (qui spieghiamo cos’è e come funziona). L’operazione deve essere fatta da presidente e scrutatori. Una novità che in alcuni seggi sta causando qualche rallentamento .

 

 

 

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7 Commenti

  1. Ma soprattutto, chissene se Rapinese ha votato? Anche io ho votato e non c’era nessuno con la telecamera o la macchina fotografica: eppure sono il primo vescovo che Como ha avuto!

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