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Prati vietati a Villa Olmo, attacco Lissi (Pd): “Con Lucini e Gerosa abbiamo aperto un parco più fruibile, con erba calpestabile. Ora visione miope”

Del tema si discute da giorni. Parliamo della decisione dell’amministrazione Rapinese di vietare l’utilizzo dei prati vista lago davanti a Villa Olmo, fino a oggi fruibili al pubblico, qui i dettagli: Vietato l’accesso ai prati vista lago, cani al guinzaglio e bici a mano: Villa Olmo, nuove regole del Comune di Como. Subito dopo l’ufficializzazione della scelta il primo intervento politico da parte di Fratelli d’Italia che però spostava l’analisi sul futuro dell’intero compendio (qui i dettagli), poi dibattiti social sulle pagine online dei giornali locali e l’intervento del primo cittadino che a Etv ha spiegato il senso della decisione: Rapinese: “I divieti a Villa Olmo? Non è un bosco alpino dove prendere il sole, riportiamo decoro”. Ora, con un ampio intervento, prende parola la capogruppo Dem a Palazzo Cernezzi, Patrizia Lissi, lo riportiamo:

Volevo rinfrescare la memoria a tante persone perché ci si dimentica un po’ tutto in fretta. Quando è iniziato il progetto di villa Olmo (finanziato da Fondazione Cariplo) con la giunta Lucini e in particolare con la mia amica Daniela Gerosa (assessore della giunta Lucini, Ndr), siamo partiti dalla ristrutturazione del parco, con un’ idea ben precisa, aumentare la fruibilità del parco. Davanti alla villa sono state ampliate le zone erbose e seminato un’ apposita erba CALPESTABILE, logicamente sono escluse le aiuole fiorite (il progetto Lucini era poi stato portato a termine durante il mandato Landriscina senza variazioni, Ndr). Il nuovo regolamento impedisce di farlo, perché? Penso ad una visione miope, arretrata. Leggete per favore quello che ho pubblicato di seguito, è la storia di questa scelta. Non entro in merito al progetto completo e con la perdita dei soldi perché è una storia scandalosa. Sul sito del Comune di Como Novembre 2016:

IL PARCO DI VILLA OLMO
Il Parco di Villa Olmo, come si presenta oggi nella sua estensione complessiva di 6,7 ettari, è il risultato dell’intervento denominato “Riqualificazione del Parco storico di Villa Olmo e creazione di un Orto botanico” sviluppato nell’ambito del progetto “Tra Ville e giardini del lago di Como. Navigare nella Conoscenza”, in corso di attuazione. Il progetto “Navigare nella Conoscenza”, promosso dal Comune di Como, insieme con la Provincia di Como e la Camera di Commercio di Como, è cofinanziato da Fondazione Cariplo per 5 milioni di euro.
Il progetto di riqualificazione del Parco storico ha attuato la ricomposizione spaziale del Parterre a lago con alcune modifiche finalizzate a una maggiore fruibilità per il pubblico, quale l’ampliamento delle aree a prato, in prossimità della darsena, e il recupero di un rapporto più diretto con l’acqua. La fontana neo-barocca di Gerolamo Oldofredi è stata valorizzata con l’eliminazione dell’aiuola di prato e bosso che la circondava, aumentando in tal modo anche lo spazio calpestabile davanti alla villa.
Il Parco che si estende sul retro della villa, sul lato settentrionale fino alla strada per Cernobbio e oltre il Ponte del Chilometro della Conoscenza, è stato interamente rinnovato, restituendo alle aree le principali caratteristiche dei parchi all’inglese e lariani anche attraverso la bonifica e la sistemazione della Roggia Valeria, della Grotta, e la realizzazione di un nuovo Belvedere con viste privilegiate sul lago e sui monti.
L’intervento ha inoltre previsto, nella porzione nord del Parco, la realizzazione di un Orto botanico con collezioni di specie caratteristiche dei giardini storici e delle coltivazioni del lago di Como, fornendo una chiave interpretativa del paesaggio delle ville lariane.
Le raccolte botaniche sono suddivise in cinque settori tematici:
• gli elementi del parco paesaggistico romantico arbusti ed erbacee tipiche dei parchi lariani
• dalla natura al parco rododendri delle montagne lariane e da collezione, tra ‘700 e ‘800
• dall’agricoltura al parco vegetazione agricola che diventa elemento decorativo con raccolte di fichi antichi, ciliegi, olivi storici e altre piante da frutto
• la componente produttiva del parco verdure e primizie protette, fiori da taglio
• le piante acquatiche nel parco igrofite, idrofite ed elofite.
Il manufatto sopraelevato dell’ex-depuratore realizzato negli anni ’70, in prossimità della Grande Serra, è stato totalmente recuperato e riutilizzato come bacino idrico per l’irrigazione, collegato con il bacino di accumulo ubicato a monte. Le vasche, alcune delle quali ospitano oggi una raccolta di piante acquatiche, sono state parzialmente coperte al fine di rendere fruibili gli spazi soprastanti per la didattica e la ricreazione.
Il Parco di Villa Olmo è un bene culturale tutelato. Si chiede pertanto di prestare attenzione e di osservare scrupolosamente i divieti e le indicazioni nel rispetto della valenza storica, paesaggistica e monumentale dell’intero compendio.

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6 Commenti

  1. Forse il nostro Sindaco dovrebbe farsi una gita a Londra per vedere come si fa a far godere ai cittadini i prati dei parchi.
    E poi, la pista ciclabile Como – Cernobbio dove è finita se a Villa Olmo si deve scendere? Non era possibile pavimentare in maniera diversa (senza ghiaietto) una striscia di un paio di metri per consentire il transito alle biciclette?
    Certo, dopo la porcheria della ciclopedonale sul lungo lago, da questa amministrazione non è lecito attendersi soluzioni sensate.

  2. Diciamo che la ragione sta nel mezzo. A Como serve assolutamente qualche parco in più. Villa Olmo è l’unico sfogo per i comaschi. D’altra parte però gli accampamenti con lenzuolo e frigo portatile non si possono vedere. Io lascerei un pò di libertà fino quando avremo dei giardini decenti.

    1. Ragione a mio avviso vorrebbe dire vietare:
      – spogliarsi
      – apparecchiare
      – arredare (a partire dai teli mare)
      – transitare in bicicletta più veloce che a passo d’uomo (che è la regola già in essere sul tratto in curva della ciclopedonale in via per cernobbio)
      Come in qualsiasi luogo civile.
      Il BELLO del parco della Villa è un plus incredibile per le attività che in questi anni si sono svolte nei prati, nulla a che vedere con le stesse cose fatte sul retro della villa, seppur luogo di gran pregio.

  3. Il giardino all’italiana della parte frontale è stato DISTRUTTO da un intervento di una violenza, arroganza indicibile. La villa dell’Olmo è stata PROGETTATA per avere un bellissimo giardino all’italiana fronte lago, e un giardino all’inglese sul retro.
    Il giardino all’italiana si caratterizza per le SIEPI BASSE E LA STRUTTURA DEI CAMMINAMENTI GEOMETRICA ETC..
    ORA C’È UNA SERIE OSCENA DI TIGLIETTI DA CIMITERO SENZA SENSO CHE, TRA L’ALTRO, NASCONDONO UNA PARTE DELLA FACCIATA.
    Vergognoso spreco di tempo e soldi per seguire la follia di chissà chi.

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