“Sono una persona moderata, libera e liberista e sono onestamente un po’ stufo di questa politica basata sull’odio verso gli altri… verso ‘i diversi'”. Boccone pesantemente indigesto per il forzista Luca Biondi il documento anti-ramadan diffuso dall’alleato padano in questi giorni.
Lega, consiglieri e assessori contro il Ramadan. “No a piazza d’Armi e parco Negretti”
Nelle ore in cui addirittura Elena Negretti amica, inossidabilmente legata a Alessandra Locatelli (deputato e vicesindaco del Carroccio) ha preso le distanze dalla posizione dei salviniani, anche il giovane consigliere azzurro interviene con fermezza.
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“Trovo – scrive Biondi in una lettera che pubblichiamo integralmente qui sotto – anticostituzionale privare delle persone, che abitano nel nostro paese, di tali diritti e per tanto trovo indispensabile che l’amministrazione, di cui faccio parte, rispetti tali articoli inviolabili e proceda con l’individuazione di un area in cui far svolgere tale funzione religiosa, ovunque ritenga più opportuno. Sono fermamente convinto che ogni persona debba avere il diritto di professare ciò in cui crede, sempre nel rispetto assoluto verso chi crede in qualcos’altro; non vorrei mai essere io a trovarmi dall’altra parte del mondo e sentirmi negato il simbolo della croce o la recita di un Padre Nostro o di un Ave Maria”.
QUI IL DOCUMENTO INTEGRALE
Toccatemi tutto ma non la Costituzione.
Leggo con tristezza le dichiarazioni del gruppo consigliare e degli assessori della Lega Nord in cui annunciano di non voler accettare la domanda di occupazione del suolo pubblico per la manifestazione del Ramadan. Sono onestamente un po’ stufo di questa politica basata sull’odio verso gli altri… verso “i diversi”.Penso siano proprio questi comportamenti ad instaurare un odio reciproco, odio che dovrebbe essere debellato invece che propagato. Noi dobbiamo impegnarci ad essere d’esempio per gli altri. La nostra Costituzione prevede chiaramente, agli Articoli 8 , 19 e 20, una libertà d’espressione religiosa, non solo per quella cattolica, ma per tutte.
Art. 8.
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.
Art. 19.
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti
contrari al buon costume.Art. 20.
Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d’una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, ne´ di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacita`giuridica e ogni forma di attività.Trovo pertanto anti-costituzionale privare delle persone, che abitano nel nostro paese, di tali diritti e per tanto trovo indispensabile che l’amministrazione, di cui faccio parte, rispetti tali articoli inviolabili e proceda con l’individuazione di un area in cui far svolgere tale funzione religiosa, ovunque ritenga più opportuno. Sono fermamente convinto che ogni persona debba avere il diritto di professare ciò in cui crede, sempre nel rispetto assoluto verso chi crede in qualcos’altro; non vorrei mai essere io a trovarmi dall’altra parte del mondo e sentirmi negato il simbolo della croce o la recita di un Padre Nostro o di un Ave Maria.
Altro discorso è invece quello legato al tema dell’immigrazione, questo tema è serio e preoccupante, sono assolutamente a favore dell’espulsione di tutti gli immigrati clandestini, all’intensificazione della sicurezza dei nostri confini ed ai blocchi marittimi. Nonostante questo non mi scosterò mai dai principi espressi della nostra Costituzione limitando i Diritti ed i Doveri che devono essere rispettati ed esercitati da ogni persona che vive nella nostra amata Italia. Il consigliere comunale di Como
Luca Biondi
Intervento duro anche dal consigliere di Fratelli d’Italia, Sergio De Santis a muso duro contro la Lega.
“Invece di fare polemiche del genere, perché non condividono la mia richiesta di conoscere quali e quante associazioni culturali islamiche abbiamo in città? Quante moschee ci sono? In queste mie richieste non solo non ho avuto risposte, ma nemmeno sostegno”.
Un commento
“Altro discorso è invece quello legato al tema dell’immigrazione..”
Aveva paura di venire additato come comunista quindi ci ha tenuto a precisare che no, tranquilli, è di destra. Solamente dotato di quel minimo di senno per capire che è assolutamente idiota vietare a alcune persone di pregare quello in cui credono.