La promessa c’è. “Entro l’estate sarà preso un provvedimento”. La crisi sanitaria del Centrolago sembra essere prossima a una svolta importante, decisiva. In questi giorni abbiamo documentato gli enormi disagi portati dalla riforma di quasi tre anni fa, con i comuni di sponda e delle valli spesso in situazioni critiche sul fronte dei servizi a causa dell’accorpamento dei servizi sanitari a Sondrio.
CRISI SANITARIA IN CENTROLAGO: TUTTE LE TAPPE
In queste ore il presidente del Consiglio Regionale, Alessandro Fermi, e l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, hanno preso in mano la questione e fatto una promessa precisa, spiegandone percorso e possibili esiti. Da oggi e per un mese e mezzo “sarà avviato un confronto serrato con le Ats, le Asst, la giunta regionale, il consiglio e gli amministratori locali – spiegano Gallera e Fermi- a tre anni dall’avvio della riforma, come ci eravamo ripromessi, deve essere conclusa la fase di verifica e riflessione”.
Insomma. la voce unanime dei laghèe si è fatta sentire tra Palazzo Lombardia e Pirellone, anche chi tra sindaci e assessori un tempo si diceva favorevole al divorzio da Como oggi si scusa e fa dietrofront.
“La riforma – evidenzia Gallera – ha una sua forza ma ovviamente deve essere sperimentata, in alcuni territori viaggia bene e senza problemi. Diverso il caso del Centrolago, lo sapevamo anche prima delle elezioni ma in quella circostanza, a fine Legislatura, non era il caso di emettere un provvedimento tanto importante. Comunque un’amministrazione intelligente non si fossilizza sulle idee. Oggi è necessario un ragionamento articolato sulla sanità del lago, delle valli e di Menaggio”.
Dunque il cronoprogramma. “Dopo l’ascolto della politica dei territori e degli Ordini Professionali valuteremo quale strumento utilizzare, certamente un provvedimento sarà preso entro l’estate, è inevitabile: registriamo una fortissima convergenza di tutto il territorio”
Gli strumenti a disposizione sono due. Un Collegato all’assestamento di Bilancio o una piccola legge ad Hoc. In ogni caso la situazione lariana entrerà in un provvedimento più ampio perché quella del Centrolago non è l’unica questione sanitaria aperta in Lombardia. I tempi fortunatamente sono brevi. L’assestamento deve essere approvato al massimo entro i primi di agosto. Per una legge specifica ci vuole qualche settimana in più ma non molte.
“Non ho mai condiviso quest’aspetto della riforma – spiega Alessandro Fermi – ma due anni fa eravamo all’avvio e non avevo elementi concreti di giudizio. Poi gli esiti hanno confermato le sensazioni iniziali”.
Il Governatore regionale Fontana, spiega il Presidente “ha ben presente l’argomento, ne abbiamo parlato diverse volte. Finite le elezioni io e Gallera abbiamo preso in mano la questione anche alla luce del passo indietro di diversi amministratori”.
CRISI SANITARIA IN CENTROLAGO: TUTTE LE TAPPE
Il momento, peraltro, è propizio. “I tre anni di sperimentazione previsti dalla legge stanno finendo, è il momento per agire”. Quindi “gli strumenti sono due, un Collegato al Bilancio o una Legge ad Hoc in entrambi i casi l’estate sarà il momento adatto per agire. Dobbiamo solo capire quali siano le intenzioni dell’Altolago”.
Altolago che ha come punto centrale Gravedona, geograficamente equidistante da Como e Sondrio. In effetti i disagi vengono sempre segnalati dai comuni a Sud del paese: “Anche io non ho ricevuto particolari input ma chiaramente, data l’occasione, bisognerà ascoltare tutti i territori, chi vuole restare con Sondrio ne ha tutto il diritto. Un’uscita dei comuni di sponda e delle valli del Centrolago ovviamente cambierà il peso politico di Ats Montagna. Insomma sono diversi i ragionamenti in campo”.
L’impegno comunque è preso: “Lo avevo già preso in campagna elettorale, la volontà politica c’è”
Un commento
Attendiamo il ritorno con Como al più presto a questo punto,ma continuiamo a seguire la vicenda giorno per giorno perché in questi tre anni i pazienti hanno subito in modo troppo violento gli effetti di questa riforma;non dimentichiamo mai che stiamo parlando di malati.