Si apre una breccia – per ora singola e “a titolo personale” – nella maggioranza di centrodestra sulla questione di migranti e senzatetto a San Francesco (che abbiamo documentato con questo reportage). A rompere il muro di sostanziale silenzio sulla situazione è il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Sergio De Santis. Il quale, per la verità, fa leva soprattutto sul senso pratico.
“Da tempo ormai si discute con toni accesi e pareri opposti sulla vicenda – spiega il consigliere – Abbiamo chi lascerebbe tutto così e chi invece vorrebbe cacciare via tutti dall’oggi al domani. Siamo tutti d’accordo sul fatto che prima o poi serva una soluzione generale per casi come questi, ma nel frattempo perché non aprire prima i locali e o posizione le tende dell’emergenza freddo in via Sirtori o nel chiostro del Cardinal Ferrari?”.
L’uovo di Colombo, effettivamente. “Va bene che il clima è ancora buono, ma non credo si debba per forza aspettare il gelo per dare un riparo – prosegue De Santis – Non ce l’ha ordinato il dottore che l’emergenza freddo debba scattare tassativamente e solo dal primo dicembre”.
L’esponente di Fratelli d’Italia ne fa una questione anche di sicurezza e tutela della salute pubblica. “Nella situazione oggettivamente di degrado che contraddistingue la zona di San Francesco oggi si possono annidare rischia sia per la sicurezza, sia per la salute pubblica – sottolinea De Santis – Abbiamo dunque un quadro emergenziale, per cui servono risposte adeguate e io direi tempestive. Spero che ci si muova in questo senso a tutela delle stesse persone che dormono sotto il portico ma anche di tutti coloro che in quella zona della città devono vivere e lavorare in condizioni di sicurezza e igiene”.
4 Commenti
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Infatti, cosa ci vuole ad aprire il dormitorio di via Sirtori? È solo pura cattiveria questo ottuso comportamento del Comune.
Se da un lato giustamente non si vuole mantenere l’attuale situazione di San Francesco, dall’altro lato bisogna anche capire che non basta chiudere il portici perché spariscano.
Va offerta una proposta alternativa e il settore del Comune dei Servizi Sociali serve proprio a questo, ad aiutare chi non è in grado.
Ben venga questa proposta.
non penso, teniamoli ben chiusi!