Nonostante un lago praticamente in secca, Como attende ancora – obtorto collo – di vedere realizzato quel mostro da 31 milioni e rotti chiamato paratie. Sempre che la gara europea d’appalto – annunciata ripetutamente dall’assessore regionale Massimo Sertori per fine febbraio – esca dal tunnel dove si è infilata senza riemergere. Su questo punto, il rappresentate del Pd comasco al Pirellone, Angelo Orsenigo, attacca.
“A oggi non abbiamo nessuna notizia dal cronoprogramma dall’assessore Sertori – dice Orsenigo – Presenterò un’interrogazione scritta per capire cosa stia succedendo e come mai ci sia un ritardo così significativo senza nessun avviso”.
Clamoroso ritardo a parte, secondo lei ha ancora senso realizzare il sistema antiesondazione?
Le esondazioni rispetto a quando erano state pensate le paratie sono notevolmente diminuite, con fuoriuscite sempre più basse. A questo punto è necessario fare un’analisi costi-benefici, ma sembra che non ci sia nessuna urgenza allo stato attuale delle cose.
Cosa intende per analisi costi-benefici?
Facendo un passo indietro, occorre ricordare che la giunta Lucini pur non essendo d’ accordo con l’ opera paratie, si è trovata impossibilitata dal sospenderne i lavori, sia per non ricevere le penali davvero onerose, sia per rispettare la sentenza della Corte dei Conti. Oggi bisogna tener conto che le penali sono molto ridimensionate e che alcuni costi sono stati già sostenuti. Si tratta, quindi, di mettere in relazione quanto già speso, con quanto ancora deve costare quest’opera e soprattutto con quanti e quali benefici avrebbe il territorio.
Lei dunque eviterebbe anche arrivati a questo punto di realizzare le paratie?
Terrei conto del risultato dell’analisi-costi benefici. In modo sereno e analizzando i numeri. Certo è che la sensazione di oggi è che l’ opera non costituisce un’ urgenza.
E cosa pensa del progetto presentato a ottobre dall’assessore Sertori?
Potrebbe persino essere superato il tema del progetto. Mi sembra manchi tutta la questione architettonica e l’idea preliminare è quella di una colata di cemento che non mi convince. Tutto questo soprattutto potrebbe non essere più utile. Mi chiedo dove sia Regione Lombardia che ha lasciato solo Lucini, sindaco della precedente amministrazione che ha solo cercato di gestire al meglio l’eredità trovata. Sempre cercando il bene collettivo.
Dell’operato di Regione Lombardia cosa pensa?
A distanza di 2 anni Regione dove è? Cosa ha fatto? Ora arrivano migliaia di turisti ma non è stata fatta neanche l’ordinaria manutenzione sul lungolago. È evidente che leggendo i dati, da oggi al 2002, si sono verificate solo 13 fuoriuscite del lago, concentrate in 3 anni. Regione Lombardia si è fatta carico del progetto ma il lungolago non è cambiato dopo un iniziale maquillage con tanto di gonfiabili piazzati da Maroni per la compagna elettorale 2017.