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Ticosa: la bonifica costerà 280mila euro in più. Area ripulita, un miraggio: fine 2022

Se l’appalto per la bonifica dei terreni dell’area Ticosa andrà alla seconda classificata nella gara svolta dal Comune a suo tempo, i costi maggiori saranno di 280mila euro in più del previsto. Una cifra – su un appalto di partenza di 4 milioni e 111mila euro – che emerge dalla differenza tra i ribassi forniti dalla prima azienda (quella che si aggiudicò la gara ma che come noto si poi autoesclusa non firmando il contratto) e quello della seconda, a cui il Comune intende rivolgersi per i lavori.

In terimini pratici, la prima propose un ribasso del 27%; la seconda del 20% circa. La differenza a carico del Comune dunque è di +280mila euro.

Ancora un flop Ticosa: l’azienda della bonifica si è ritirata. Galli: “Non ripartiamo da zero”

A rivelare le cifre – sulle domande dei vari consiglieri presenti – l’assessore all’Ambiente, Marco Galli, e i dirigenti di Palazzo Cernezzi che sono stati ascoltati nella specifica Commissione presieduta dal forzista Luca Biondi oggi pomeriggio.

Inevitabile partire dall’abbandono della prima azienda che vinse originariamente la gara.

“Sembrava che la cosa stesse andando in porto – ha dichiarato Galli – Poi, a nostra insaputa e come un fulmine a ciel sereno, la società ha deciso di ritirarsi e di non firmare il contratto. Ma questo ci preoccupa parzialmente per il processo, che viene rallentato ma non interrotto visto che erano state ben 7 le aziende che avevano partecipato alla gara e questo ci permette un ampio margine di trattativa”.

Il problema generale, però, resto quello dei tempi comlessivi della bonifica dell’area Ticosa: serviranno almeno due-tre mesi per procedere con l’eventuale assegnazione dei lavori alla seconda azienda classificata (per la quale è in corso la valutazione del possesso e della permanenza dei requisiti); e poi l’intervento vero e proprio (salvo imprevisti o intoppi) durerà altri 15 mesi.

Diciassette o diciotto mesi in tutto, dunque, il che significa che il comparto non sarà bonificato prima di fine 2022.

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Un commento

  1. Adesso sappiamo perché la ditta che ha vinto l’appalto si è ritirata… Questa è la ciliegia sulla torta del completo fallimento dell’assessore Galli e della giunta Landriscina… Prima i giardini a lago poi la pista ciclabile passando per la piscina di Casate e il palazzetto del ghiaccio ed infine la piscina di Muggiò una degna conclusione per un’assesore inutile e una giunta ancora peggiore!

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