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Dopo Cenetiempo, vendetta bis di Landriscina su Forza Italia: via Acquistapace da Csu (ma con inghippo)

Dopo quella consumata ai danni di Enrico Cenetiempo, “silurato” dalla presidenza del consiglio comunale liberata dalle dimissioni di Anna Veronelli, ruolo per cui è stata candidata la consigliera della lista Insieme per Landriscina Elena Maspero (poi eletta), il sindaco continua le sue vendette politiche contro Forza Italia, il partito che forse più di tutti si è battuto per evitare una sua ricandidatura. E così, ecco il secondo atto, questa volta consumato per la scelta del nuovo presidente di Como Servizi Urbani, incarico oggi del forzista Renato Acquistapace.

Emerge ora, infatti, che alla fine di aprile Landriscina ha firmato il decreto per le nuove nomine nella società controllata. E, per l’appunto, Acquistapace non c’è a dispetto del bilancio in attivo e dei 7 milioni di ricavi. Come presidente è stato infatti scelto Edoardo Helzel, mentre come consigliere l’indicazione è andata su Antonio Moglia. A questo punto, però, la ritorsione del primo cittadino si è misteriosamente inceppata. O almeno non si è ancora conclusa.

Da statuto di Como Servizi Urbani, infatti, le nomine in capo al sindaco per il nuovo cda sono tre e non soltanto due, e una deve essere una donna. Questa terza casella, però, nel decreto siglato da Landriscina non c’è. Mistero sui motivi, per ora, anche se pare sia emerso qualche problema nella scelta sulla base dell’elenco dei candidati (anzi, delle candidate) che si sono proposte via selezione pubblica. E quindi?

E quindi, da quanto è stato possibile ricostruire, l’assemblea di Csu – che dovrebbe ratificare le nomine del sindaco – alla luce del decreto incompleato ha rinviato tutto, congelando la situazione attuale. In sostanza, sia il presidente Acquistapace sia gli altri consiglieri in questo momento risultato ancora in carica, sebbene in regime di prorogatio. Perché la “vendetta” di Landriscina si compia definitivamente con l’estriomissione dell’attuale presidente (e, dunque, di Forza Italia) serve un altro decreto di nomina per la terza figura mancante (la donna). A quel punto, l’assemblea potrà chiudere la vicenda ma, a oggi, quando e come questi passaggi avverranno è un mistero.

Per concludere, tutto regolare invece per quanto riguarda il nuovo collegio sindacale di Csu, questo regolarmente in vigore sempre dietro decreto del primo cittadino. I sindaci effetti sono Raffaele Termine, Costantino Rancati e Chiara Rossini; i supplenti Paolo Besozzi ed Elena Mognoni.

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