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San Fedele, settimo appuntamento nel segno di Bach, le composizioni per organo con Erone Onlus il 26 dicembre

L’occasione ideale per scoprire che l’opera per organo di Johann Sebastian Bach non si esaurisce con la celeberrima Toccata e fuga in re minore. L’iniziativa, già in programma nel 2020 e poi sospesa per covid, viene riproposta quest’anno: un ricco programma di concerti gratuiti in un luogo simbolo della cristianità a Como, la basilica di San Fedele. Una serie di recital che sarà distribuita lungo l’anno liturgico con interpreti di assoluta eccellenza; martedì 26 dicembre alle ore 16.00 sarà la volta al Maestro Organista Alessandro Giulini. Formatosi musicalmente presso il Conservatorio “G. Verdi” di Como dove si è formato in qualità di organista e cembalista. E’ organista titolare presso la chiesa S. Pietro in Sala a Milano e direttore del “Babilonia Male Chorus” sempre di Milano.

Il Dr Raffaele Bellotti,organista titolare in S Fedele a Como e curatore dell’iniziativa , racconta: “I vari concerti sono stati collocati nei vari tempi dell’anno: Quaresima, Pasqua, Avvento e Natale, in modo da sottolineare il tempo stesso che si sta vivendo dal punto di vista liturgico. Nelle chiese della nostra diocesi fino ad ora le grandi opere organistiche di Bach non sono state mai proposte con questa modalità. “Ho accolto con gioia questa iniziativa – dice il parroco di San Fedele don Pietro Mitta – perché realizza un triplice scopo: vivere con la spiritualità più intensa i vari periodi dell’anno liturgico grazie alle musiche di Bach, proporre un evento culturale divulgativo di tali opere liturgiche, che non sono ancora adeguatamente conosciute, e aiutare l’associazione Erone Onlus nei suoi intenti benefici per la salute pubblica nel campo dell’oncologia”.

Erone onlus, presieduta dal chirurgo oncologo Alberto Vannelli, Direttore della chirurgia al Valduce, opera nel motto: “Costruire un’idea per educare una coscienza oncologica” e con i suoi progetti e iniziative realizzate per il territorio e la cittadinanza ha dimostrato negli anni, il dogma della salute: un diritto inviolabile e un dovere morale. D’altra parte come ricordava Schopenhauer: “L’uomo può fare ciò che vuole, ma non può avere tutto ciò che vuole”.

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