Ancora una lettera drammatica dalla ‘solita zona’ tra il Carrefour a lago e i giardini ex zoo, a due passi dallo stadio e dal centro di Como. Ancora una donna aggredita e spaventata, costretta a scappare dal malintenzionato di turno. Una situazione che si ripete pressoché identica ormai da anni e che ora una nostra lettrice – alla quale, comprensibilmente, abbiamo garantito la riservatezza sui dati personali – racconta in prima persona. Di seguito, la lettera ricevuta alla mail redazionecomozero@gmail.com
Spett. le Redazione Como Zero
Vi scrivo per segnalare purtroppo che anche nel giorno di festa 6 gennaio si è verificato uno spiacevole episodio di aggressione, subita dalla scrivente sessantenne, in corrispondenza dell’ingresso ai giardini ex zoo di viale Rosselli. E non è accaduto di sera, bensì intorno alle 16.
La zona attorno al Carrefour di via Recchi è da tempo ritrovo di persone in evidente stato di disagio, che in gran parte è sotto effetto di alcoolici o sostanze stupefacenti, che ne determinano aggressività e dunque imprevedibilità comportamentale.
Ebbene, mi trovavo sul marciapiede, percorrendo viale Rosselli in direzione Carrefour, quando in lontananza e in corrispondenza del supermarket, un soggetto maschile a me sconosciuto, avanza nella mia direzione urlando “put…. ti ammazzo”.
Non volendolo incrociare, torno indietro ed entro nei giardini ex zoo, attendendo che il soggetto svoltasse su via Cavallotti. Questi invece inizia a correre contro di me, inseguendomi con le ripetute urla di minaccia di morte (credo ci siano delle telecamere di sorveglianza che potrebbero avere immortalato il tutto).
Potete immaginare lo spavento. E la mia corsa e le mie grida di aiuto, con il parco che solo in lontananza era in quel momento frequentato da una sola persona. Ho temuto sinceramente il peggio; al’alba dei miei sessant’anni e col fiatone in gola raggiungo un signore lì presente, al quale chiedo aiuto (lo ringrazio pubblicamente per la sua preziosa assistenza). L’aggressore prosegue fortunatamente col suo delirio altrove. Ci tengo a precisare che non si trattava di un extracomunitario.
La zona di via Recchi è diventata oramai pericolosa. Quanto accaduto a me oggi poteva succedere veramente a chiunque. Possibile che non si riesca a garantire maggiore protezione dei cittadini in un quartiere frequentato da persone “difficili”? La zona attorno al supermermercato di via Recchi richiede una pianificazione strategica potenziata, così non è più vivibile, dato che il mio non è certamente un caso isolato. Gran peccato per la nostra bella Città.