Anche Cigl, Cisl e Uil prendono posizione sull’incredibile ripetersi sempre identico dei gravi dissesti del territorio in seguito alle ondate di maltempo. Il caso di Blevio, dove frane e smottamenti sembrano quasi seguire un copione da anni, è in questo senso emblematico.
In una nota congiunta, dunque, i sindacati chiedono un intervento non più rimandabile delle istituzioni. Di seguito la nota integrale.
Ciò che è accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì ha dell’incredibile. Una precipitazione temporalesca, sì violenta ma contenuta nei tempi e non eccezionale, ha fatto rivivere ai residenti di Blevio l’incubo del 25 luglio 2021. Nelle frazioni superiori del paese smottamenti, allagamenti, frane hanno nuovamente devastato il territorio. Un’arteria importante come la Lariana chiusa per almeno due giorni.
Già allora denunciammo – come sindacato Confederale – la situazione precaria del nostro territorio. Una condizione non fisiologica ma figlia di due elementi: l’incuria e l’abbandono del territorio montano, le scelte politiche di livello nazionale che hanno privato la nostra provincia delle naturali sentinelle di boschi e montagna – il corpo forestale dello Stato accorpato ai carabinieri e la contrazione degli organici della polizia provinciale.
Il paradosso della nostra provincia è evidente: rapidamente balzata agli onori del jet set internazionale per il suo richiamo turistico e, nello stesso tempo, con un sistema infrastrutturale ed abitativo in balia di qualsiasi fenomeno meteorologico avverso.
Ci chiediamo perché il territorio di Blevio, dopo i terribili eventi dello scorso anno, non sia stato ancora messo in sicurezza. Un lungo periodo di siccità faceva facilmente immaginare rovesci temporaleschi importanti al volgere dell’estate. Si è giunti con le valli a monte dell’abitato ancora piene di detriti, con lavori non portati a termine o, in alcuni casi, neppure iniziati.
Ricordiamo perfettamente le rassicurazioni degli esponenti politici regionali e nazionali rispetto allo stanziamento di risorse lo scorso anno. Se non è un problema di soldi, perché ci troviamo ancora nelle medesime situazioni di un anno fa?È il momento di scelte definitive, radicali e di prospettiva per il territorio: il ripristino e la cura di torrenti, boschi e declivi montani della nostra provincia deve divenire un obbiettivo primario e di questo siamo a richiedere immediate assunzioni di responsabilità.
Sarebbe incomprensibile per gli sfollati di lungo corso del comune di Blevio e per tutti quelli che ancora una volta stanno pagando in queste ore un prezzo troppo elevato (lavoratrici e lavoratori in difficoltà nel raggiungere il proprio impiego) se nessuno venisse chiamato a rispondere delle proprie evidenti omissioni.
Chiediamo un immediato e fattivo interessamento a Sua Eccellenza il Prefetto di Como affinché si faccia promotore della convocazione di un tavolo straordinario che analizzi e monitori tutte le situazioni di pericolo idrogeologico della nostra provincia coinvolgendo gli attori istituzionali e la parti sociali del territorio.
Como 9 settembre 2022
Le Segreterie Provinciali CGIL CISL UIL
3 Commenti
Domando , i sindacati o altri hanno presentato esposti in Procura o solo sollecitazioni politiche? In quest’ultimo caso inutile aspettarsi risposte.
La scoperta dell’acqua calda anzi caldissima. Il discorso vale per tutta italia. Ripeto a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca…..
Niente manutenzione ORDINARIA del sottobosco AMPLIFICA in modo assurdo i danni e…. crea un pericolo sempre maggiore…. È sempre l’uomo che col suo comportamento danneggia l’equilibrio naturale millenario….. Basta dare la colpa al maltempo….. Andiamo su Marte e poi non curiamo il territorio….
La gente non è stupida e capisce bene chi vuole preservare il territorio rispetto a chi vuole depredarlo con incuria e altro.
Ovviamente gli interessi sono milionari….
Tutto bene, le OOSS fanno il loro lavoro di sollecito e denuncia.
Ma quel “… Sua eccellenza il Prefetto…”.
Dai!!!! basta con questi spagnolismi, con questi atteggiamenti, non di rispetto, ma di servilismo ottocentesco.
Badate bene, NON nei confronti delle Istituzioni ma nei confronti di un rappresentate delle Istituzioni, che è li per fare ciò per il quale viene sollecitato, e dunque non necessariamente deve esse blandito.
Curioso, i Sindacati nati sulla spinta della contrapposizione al potere costituito, si fanno inutilmente genuflessi .
Meglio un sobrio, democratico, repubblicano ” Signor Prefetto”