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Attualità, Sanità

Eccellenza assoluta all’ospedale di Como: il paziente non poteva essere operato al cuore ma ecco il trattamento rivoluzionario

Nelle scorse settimane la Cardiologia dell’ospedale Sant’Anna, diretta dal dottor Mario Galli, ha eseguito un trattamento transcatetere di correzione per un’insufficienza mitralica severa in un paziente di 48 anni non candidabile all’intervento chirurgico. L’intervento è stato eseguito con successo e il paziente è in buone condizioni.

Il trattamento effettuato, noto come MitraClip, rappresenta un’importante evoluzione nelle possibilità terapeutiche offerte da Asst Lariana per la cura delle patologie cardiache strutturali. “Da anni la nostra Cardiologia esegue procedure di correzione del forame ovale pervio nei pazienti con stroke criptogenetico nonché la chiusura percutanea dell’auricola sinistra nei pazienti con indicazione alla terapia anticoagulante ma con controindicazioni al suo utilizzo per problematiche emorragiche – spiega il primario, il dottor Galli – Sono trattamenti che vengono effettuati nella sala angiografica, grazie alla collaborazione di un’équipe multidisciplinare composta da cardiologi interventisti e cardiologi esperti in tecniche di imaging ecocardiografico e anestesisti-rianimatori”.

La Cardiologia è affiancata in tali interventi anche dal personale afferente all’Emodinamica, il cui responsabile è il dottor Giuseppe De Nittis, un importante punto di riferimento rispetto alle più moderne metodiche diagnostiche e terapeutiche dell’interventistica cardiovascolare e in linea con gli standard internazionali più avanzati.

Per le procedure che richiedono la presenza della Cardiochirurgia come la sostituzione valvolare aortica transcatetere (TAVI) o la rimozione di elettrocateteri cardiaci, tali interventi vengono condivisi ed eseguiti in collaborazione con la Cardiologia dell’ospedale Manzoni a Lecco. Asst Lariana e Asst Lecco hanno attivato un protocollo di convenzione interaziendale che coinvolge appunto le strutture di Cardiologia – Cardiochirurgia e Chirurgia Vascolare.

“Voglio sottolineare e ringraziare per l’ottima collaborazione tutto il personale coinvolto, amministrativi, infermieri, tecnici, medici – aggiunge il dottor Galli –  Questo lavoro di squadra sta consentendo il raggiungimento di importanti risultati nella diagnosi e cura delle malattie cardiovascolari, sia nelle espressioni più rare come la cardiomiopatia ipertrofica sia nelle forme più comuni come lo scompenso cardiaco o la cardiopatia ischemica e aritmica”.

“L’obiettivo comune è offrire a ogni paziente un percorso diagnostico-terapeutico personalizzato e umanizzato – conclude il primario – assicurando l’utilizzo di tecnologie avanzate, competenze specialistiche e attenzione alla persona”.

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