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Sanità

Virus, segnali di speranza dal Sant’Anna. Banfi: “Picco raggiunto”. E un reparto torna ai pazienti no covid

Primi microspiragli di ottimismo all’ospedale Sant’Anna, nonostante l’emergenza Covid sia tutt’altro che finita: la Degeneza Medica uno, infatti, è avviata a tornare reparto per i pazienti no Covid.

“La situazione non è ancora particolarmente entusiasmante, abbiamo 343 pazienti ricoverati all’ospedale Sant’Anna, 47 a Cantù, 26 a Mariano nella Degenza sub acuti e 16 nella Degenza di comunità di via Napoleona – spiega il direttore generale di Asst Lariana, Fabio Bandi – Ci sono però segnali di una minor pressione sui Pronto Soccorso e questo è un dato incoraggiante. Anche le curve e i grafici relativi a questa seconda fase della pandemia sembrano indicare che il picco massimo sia stato raggiunto. Detto questo serve la massima attenzione da parte di tutti e il rispetto delle misure di sicurezza (utilizzo delle mascherine, distanziamento sociale e lavaggio delle mani)”.

“Se a fronte delle dimissioni giornaliere non avremo altrettanti ricoveri e la pressione sul Pronto Soccorso diminuisce – prosegue il dg – penso che nel corso dei prossimi giorni potremo iniziare a restituire almeno la Degenza Medica 1 per l’accoglienza dei pazienti no Covid”.

Ad oggi l’ospedale Sant’Anna vede dedicati ai pazienti Covid 25 posti letto in Medicina d’urgenza, 18 nella Degenza Medica 1, 46 nella Degenza Medica 2, 54 nella Degenza Medica 3, 50 nella Degenza Chirurgica 2, 54 nella Degenza Chirurgica 3, 40 nella Riabilitazione, 32 nella Day/Week Surgery, 27 in Terapia intensiva, 7 in Ostetricia (il Sant’Anna è stato individuato come Centro di Medicina Materno Fetale per l’assistenza anche a donne gravide, o che hanno appena partorito, Covid positive). Dei 343 pazienti ricoverati, 140 sono quelli che necessitano di ventilazione assistita (27 dei quali sono ricoverati in Terapia intensiva).

All’ospedale di Cantù i posti letto messo a disposizione sono 19 nella Day/Week Surgery, 24 nel reparto Multidisciplinare, 6 in Terapia intensiva. Dei 47 pazienti ricoverati, 18 sono quelli che necessitano di ventilazione assistita (6 dei quali sono ricoverati in Terapia Intensiva).

I pazienti in attesa di ricovero ai Pronto Soccorso erano 12 al Sant’Anna, 14 a Cantù e 1 a Menaggio (dato aggiornato alla rilevazione di questa mattina).

Con i medici e i coordinatori infermieristici, infine, la direzione ha avviato i primi incontri per definire la programmazione degli interventi per la terza fase pandemica. “Nessuno si augura di dover affrontare una nuova emergenza – conclude Banfi – ma è verosimile che da metà gennaio i contagi possano tornare a crescere. Posto che ci siamo mossi e ci stiamo muovendo sul fronte dei dispositivi di sicurezza, dei medicinali e delle apparecchiature per assistere i malati, della definizione dei percorsi e delle assunzioni di personale, a gennaio sarà il fattore umano ad assumere la prevalenza di risorsa strategica e sarà importante e necessario fare tutto il possibile per mitigare la fatica dei nostri operatori. Per questo li abbiamo incontrati e abbiamo chiesto loro di avanzare proposte in merito alla definizione condivisa degli assetti organizzativi”.

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