Como, come eri e come non sei più. Lo struggente ricordo di Daniele: “La bigiata al Bassone, quel raggio di sole sul ghiaccio”
17/04/2024
12:51
Redazione
E’ da molto tempo che sulle pagine di ComoZero ospitiamo immagini, racconti, pensieri dei cittadini e dei lettori. La città è mutata, radicalmente per il turismo. C’è chi ne giova, chi ne soffre, chi non si sente più a casa propria e chi probabilmente non pensa sia un problema.
Come spesso accade sono i commenti in calce ai nostri pezzi l’ossatura di questo giornale, la parte più viva, diretta, priva di mediazione giornalistica (salvo qualche dettaglio, ovviamente). Così ci ha assai colpiti, in termini di memoria, nostalgia e sentimento del tempo il commento di Daniele. Lo pubblichiamo integralmente:
Ricordo una ‘bigiata’ solitaria alle torbiere del Bassone, era una giornata freddissima e l’acqua completamente ghiacciata delle paludi intrappolava il fogliame, davvero di mille colori, dell’autunno appena trascorso (alle torbiere era normale vedere la nebbia anche ad agosto). Ricordo, con commozione, che quella mattina, ad un certo punto, un raggio di sole squarciò la nebbia, andò a rifrangersi proprio sul ghiaccio della palude che intrappolava le foglie e ne uscirono riflessi di multicolore in ogni direzione.
Ph: Wikipedia
Poi arrivò il carcere, la pedemontana, l’edilizia residenziale. Mi chiedo se davvero tutte queste cose abbiano maggior valore. Settimana scorsa ho rifatto la greenway ed il primo tratto (quello di Colonno) è infestato da cantieri di edilizia residenziale di lusso (a me paiono anche fuori contesto ma vabbè forse sono solo gusti) ed anche qui mi chiedo se queste cose abbiano maggior valore del territorio naturale che hanno utilizzato. E per finire anche la ringhiera del vecchio lungolago mi chiedo se valesse meno dell’intero progetto di quello nuovo.
[Per contributi, segnalazioni, reazioni e opinioni: redazionecomozero@gmail.com, il numero Whatsapp 348.6707422 o la pagina dei contatti]
