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Addio al senatore Forni. Il cordoglio di Landriscina, Cgil e Articolo Uno: “Impagabile, deciso, capace di innovazioni coraggiose”

Arrivano cordoglio e testimonianza dopo la scomparsa del senatore Forni, di cui abbiamo scritto oggi.

Addio al senatore Luciano Forni, l’uomo della politica nobile e dal garbo antico. Firmò la riforma della Sanità nel 1978 

“La vicinanza ad Aldo Moro, i ritorni ad Asso, l’affronto del mancato Abbondino”. Il ricordo di Renato Acquistapace 

IL SINDACO DI COMO

Mario Landriscina, sindaco di Como

Il sindaco a nome dell’intera città è sinceramente riconoscente per i contributi concreti che il senatore Forni, con uno stile signorile e sempre garbato, ma al contempo puntuale e deciso, ha tributato sia al livello nazionale che a quello locale.

Una persona con una cultura politica forse d’altri tempi ma che ha sempre messo a disposizione la sua esperienza per il bene comune.

A lungo impegnato nell’attività pubblica, dal ruolo di consigliere comunale e di assessore della nostra città fino agli incarichi prima di deputato alla Camera e poi di senatore della Repubblica, è stato firmatario della riforma sanitaria del 1978, membro della commissione Sanità del Senato, della commissione d’inchiesta sul rapimento di Aldo Moro, della commissione sul terrorismo e della commissione Antimafia.

LA CGIL

Giacomo Licata, segretario provinciale Cgil Como

La Cgil di Como esprime il proprio cordoglio per la morte di Luciano Forni. Una persona impagabile per l’attenzione verso il territorio e il suo impegno, professionale e politico, nella scuola. Una vita spesa in difesa dei valori repubblicani delle nostre istituzioni, quale per esempio la memoria e la Resistenza.
Sentite condoglianze ai famigliari.

ARTICOLO UNO

Emilio Russo, coordinatore provinciale di Articolo Uno

Luciano Forni è mancato nel giorno anniversario della scomparsa di Aldo Moro, alle cui idee fu profondamente legato e la cui memoria continuò a coltivare come membro della Commissione parlamentare di inchiesta sul suo rapimento e sulla sua uccisione da parte delle BR, un’esperienza da cui ricavò l’impressione dolorosa delle inerzie e delle complicità che li avevano resi possibili.

È mancato nel vivo di una pandemia che, tra le tante sottovalutazioni e i tanti errori commessi, ha comunque mostrato il grande valore dell’istituzione del Servizio sanitario nazionale e delle tutele universalistiche garantite ai cittadini, senza distinzioni di censo. Un obbiettivo che Forni aveva perseguito in veste di relatore al Parlamento della legge voluta dall’indimenticabile ministra Tina Anselmi nella stagione della solidarietà democratica e che ricordava con un giusto orgoglio.

A lui si deve un impegno generoso anche nelle istituzioni locali, in Amministrazione Provinciale, nel Consiglio sanitario di zona e nel Comune di Como, dove fu tra l’altro uno dei principali promotori della convergenza che consentì la formazione della giunta guidata da Renzo Pigni, in cui, per la prima volta, le sinistre furono alla guida della città insieme al suo partito, la Democrazia Cristiana.

Fu anche un uomo di scuola capace di innovazioni coraggiose. Nella sua prima esperienza di direttore didattico, ad Asso, primo in provincia di Como, si impegnò a superare le pluriclassi organizzando forme di trasporto dei bambini. A Como, sperimentò il tempo pieno nel circolo di via Fiume e aprì la prima scuola per stranieri. Sempre si dimostrò aperto alle innovazioni della didattica in una costante dialettica con altri uomini di scuola impegnati in politica come Belgrano e Rossetto.


Forni proveniva dalla tradizione politica dei cattolici democratici, di cui seppe esprimere la parte migliore, distinguendosi a livello locale per la sua specchiata onestà e per la lungimiranza nel leggere le dinamiche della società e del sistema politico. Per questo ebbe una comprensione lucida dei momenti di crisi vissuti dalla politica (dalle degenerazioni del pentapartito alla diffusione della corruzione, dall’affermazione di logiche iper-maggioritarie, ai più recenti tentativi di manomettere la Costituzione) e continuò a battersi fino in fondo contro ogni tentativo di comprimere la partecipazione e la rappresentanza popolare e di sostituire l’influenza dell’establishment economico al ruolo delle istituzioni democratiche.

Furono soprattutto queste preoccupazioni per i pericoli della democrazia in Italia, oltre al dovere che egli sentiva di tutelare in primo luogo gli interessi del mondo del lavoro, che lo indussero ad impegnarsi nell’ANPI e ad essere vicino alla nostra organizzazione e partecipe delle sue battaglie.

Di questo lo ringraziamo e per questo ne piangiamo la scomparsa.

CHIARA BRAGA

Chiara Braga, deputata Dem

Ci ha lasciato il senatore Luciano Forni.
Se ne è andato proprio oggi, il 9 maggio: lo stesso giorno in cui ricordiamo il ritrovamento del corpo senza vita di Aldo Moro, vittima del terrorismo, e l’assassino per mano della mafia di Peppino Impastato. Luciano Forni da senatore della Repubblica, esponente della Democrazia Cristiana, fu componente della Commissione d’inchiesta sul rapimento di Moro e della Commissione Antimafia: due fronti fondamentali del suo impegno politico e parlamentare.


La riforma sanitaria porta la sua firma alla Camera dei Deputati, così come molti atti che hanno riguardato il nostro territorio e la costruzione, in quegli anni difficili, di uno Stato che doveva combattere battaglie durissime ma sapeva di poter contare su politici di grande rigore e umanità.

Il mio ricordo del senatore Forni è anche un ricordo privato. Ripenso con affetto alle sue parole di incoraggiamento all’inizio della mia esperienza parlamentare e poi in tutti questi anni, sulla politica locale e nazionale, le sue battute di un’ironia tagliente, la sua passione generosa per i valori dell’antifascismo e della democrazia. È stato un protagonista della politica comasca e un uomo innamorato della sua città. Lascia un vuoto grande che spero ci sarà modo di riempire almeno in parte, quando sarà possibile, con un ricordo condiviso dalle tante persone che gli hanno voluto bene.
Il suo sorriso e la sua intelligenza ci mancheranno.

“Se ci fosse la luce sarebbe bellissimo”
Aldo Moro

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2 Commenti

  1. Ricordo Luciano Forni al fianco di Lucia Cascina, grande donna del sindacalismo e della politica locale prematuramente scomparsa. Entrambi accomunati dalle tante battaglie per la difesa e promozione del servizio sanitario nazionale sul nostro territorio. Prendendo le mosse da radici politiche differenti, non avevano alcuna difficoltà a riconoscersi nei valori dell’universalismo e della gratuità del SSN. Oggi i loro insegnamenti sono quantomai attuali.

  2. La Democrazia Cristiana di Como , nella persona del suo presidente provinciale , del segretario provinciale e cittadino ed a nome di tutti gli iscritti ricorda il Senatore Luciano Forni , figura storica della Democrazia Cristiana comasca , uomo che si è sempre distinto per la pacatezza del pensiero ,per l’acume politico che mai e’ trasceso nell’inevitabile agone della dialettica anche accesa tra le differenti posizioni di pensiero . Che la sua dipartita coincida con la ricorrrenza del brutale assassinio del Presidente Moro non è un segno che può essere trasceso . Nell’ auspicio che i valori che egli ha rappresentato possano e debbano costituire insegnamento per la futura presenza politica in ogni sede , si esprime totale vicinanza ai familiari per la grave perdita .
    La democrazia Cristiana provinciale e cittadina .

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