Esauriti i vaccini antinfluenzali nel Comasco, i frontalieri si rivolgono alla vicina Svizzera.
Questo è quanto sta accadendo a molti cittadini della zona di Como che, a causa della mancanza di dosi da somministrare ad adulti e bambini nel territorio lombardo, si trovano costretti a fare rifornimento in terra elvetica.
“Purtroppo ci siamo tutti resi conto della carenza vaccinale per adulti e bambini in Lombardia, nonostante la campagna portata avanti con fierezza dell’assessore alla Sanità Giulio Gallera – ci racconta un frontaliere che ci ha contattato per sollevare il problema – fino a una settimana fa si riuscivano a trovare i vaccini, almeno quelli per i bimbi, fuori provincia. Ora, invece, in tantissimi stiamo andando ad acquistarli nelle farmacie svizzere”.
Un problema che non è, tuttavia, nuovo: già nel mese di ottobre erano stati tanti i comaschi che avevano tentato di comprare vaccini antinfluenzali oltreconfine. Tuttavia, fino al 30 novembre una comunicazione inviata dal Dipartimento della Sanità e della Socialità svizzero alle farmacie elvetiche vietava espressamente la vendita ai cittadini stranieri.
La circolare, infatti, specificava che fino a fine novembre “le ricette di medici stranieri non sono valide”. “Il mese scorso avevo provato a chiamare alcune farmacie – conferma anche il frontaliere che ci ha contattato – ma mi avevano detto che non erano disponibili”.
Ora però, scaduto il termine del 30 novembre, ci sarebbe una vera e propria incetta di vaccini da parte dei frontalieri comaschi in Svizzera.
“Costano 19 franchi, io stessa ho comprato l’antinfluenzale per adulti e bambini – aggiunge – ora molte farmacie svizzere chiedono nome cognome e data di nascita al momento dell’acquisto, penso per evitare che una sola persona si procuri troppe dosi. E’ ovvio che i frontalieri che lavorano in Svizzera si attrezzino, è anche legittimo, ma ciò non toglie che sia molto triste obbligare i cittadini a rifornirsi altrove perché in Lombardia si sono mal organizzati”.
La carenza di vaccini in Lombardia non sarebbe solo quella annunciata, ad esempio, da Ats Insubria nelle scorse settimane per quanto riguarda l’antinfluenzale per adulti (ne avevamo dato notizia qui) ma anche sull’ormai celebre “vaccino spray” per i più piccini.
“Anche i tanto pubblicizzati spray nasali per i bambini sono introvabili – conclude – non ce ne sono abbastanza, a differenza dei numeri comunicati. Una situazione così è inaccettabile”.
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