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Autovelox in Napoleona, tecnico comunale favorevole. L’assessore stoppa: “Con i 50 km/h è problematico”

Dopo l’ennesimo dramma sulla Napoleona, è tornato alla mente uno degli ultimi confronti sulla questione di installare autovelox fissi lungo la strada. Tema dibattuto più volte e, ancora un mese fa, tornato alla ribalta durante una delle presentazioni pubbliche del nuovo Piano del traffico in discussione in consigio comunale.

Per tentare di mettere un freno a velocità troppo alte e incidente collegati, quel giorno fu l’ingegnere del settore Mobilità di Palazzo Cernezzi, Loris Molteni, a scartare qualsiasi ipotesi più o meno fantasiosa di modifica della strada: “Il problema principale, per tutte le grandi direttrici, è sicuramente la velocità, ma è impossibile immaginare di collocare dossi o restringimenti su arterie simili. Basti pensare all’effetto negativo che potrebbe avere un dosso sulla Napoleona al passaggio dei mezzi di soccorso”.

Archiviate soluzioni immediate di carattere strutturale, dunque, Molteni, per la Napoleona ha rilanciato il tema dei controlli elettronici: “Gli unici interventi per moderare la velocità sono gli autovelox. So che non sono ben visti da molti, ma credo che si dovrà intervenire in questa direzione”. Ma, a quel punto, fu fulminea – e per nulla concordante – la reazione dell’assessore alla Mobilità, Pierangelo Gervasoni, tutt’altro che convinto della bontà del ricorso alla tecnologia.

“Qualche problema l’avremmo, però, nel mettere gli autovelox in Napoleona”, ha frenato subito l’assessore. Per dare più corpo alle proprie perplessità – o almeno per dare loro volante e pedali, stando in metafora – Gervasoni si è messo nei panni dell’automobilista che transita dalla grande arteria d’accesso alla convalle.

“Parlo da cittadino e non da assessore – ha rimarcato per l’appunto – Sarebbe un problema per chiunque: dire che andrebbero messi gli autovelox è facile, ma poi dobbiamo stare attenti a non creare oggettivi ostacoli agli automobilisti. Io stesso quando supero i 50 all’ora in discesa a volte non me ne accorgo nemmeno. Sono d’accordo che piuttosto che avere un incidente è meglio andare piano, ma la soluzione va valutata attentamente”.

A quel punto, l’ingegner Molteni fece comunque presente che il limite dei 50 orari è un dato di fatto non superabile, oltre che vigente a tutti gli effetti. Ma, in ogni caso, la soluzione dei controlli elettronici fissi in Napoleona, per ora, non sembra imminente. Più facile che, come già accade adesso, tocchi alla Polizia locale presidiare saltuariamente con il telelaser la Napoleona, soprattutto di notte, quando il piede sull’acceleratore si fa più pesante.

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9 Commenti

  1. Fin da quando ero ragazzo gli incidenti sulla napoleona erano purtroppo frequenti, specialmente la notte, non pretendo di avere la soluzione ma e’ chiaro che la velocita’ incide e tra gli autovelox vigliacchi in fondo e un impianto fisso sarebbe piu’ serio il secondo, a Milano nel cavalcavia che passa all’ altezza dei condomini (non ricordo la via) funziona perfettamente perche’ tutti sanno che c’e’ …..

  2. Ci sono decine di esempi di autovelox fissi su direttrici ad alto scorrimento e ben più ampie , in qualsiasi città d’Italia.
    Solo alcuni esempi:
    Cavalcavia di viale Serra a Milano
    Sopraelevata di genova
    Ingresso a Milano da uscita autostrada viale Certosa
    Si potrebbe andare avanti all’infinito.
    Francamente risibili ( ed è un eufemismo) le argomentazioni a sfavore dell’installazione di due autovelox fissi , uno a scendere prima del curvone e altrettanto a salire.
    Parti pure a fuoco da San Rocco (a salire) o dal vecchio Sant’anna (a scendere) , neanche riesci a mettere la terza che ti tocca inchiodare , a meno che tu non voglia perdere punti patente e soldi . Molto semplice.

  3. Molta tristezza..una tragedia….ma veramente una rotatoria risolverebbe il tutto…velocità ridotta e implicherebbe attenzione..inoltre si risolverebbe l’innesco di via Val Mulini (solo un’amministraziine come quella di Como lascia una stradina in salita sbucare nel pieno di una curva di una strada ad alto scorrimento come la Napoleona).

    Aprite gli occhi…e soprattutto..soluzioni…sono anni che parlate della Napoleona..parole al vento…e tragedie a ripetizioni..questi sono i risultati del “parlare” senza mai fare nulla

    1. Ma di cosa stai parlando?

      Se ci fosse spazio per una rotonda (che ovviamente non c’è), allora ci sarebbe spazio per mettere un guard rail a separare i sensi di marcia, evitando a chiunque di invadere le altre corsie.

  4. La verità è che il Sig. Gervasoni oltre ad aver ammesso di non rispettare lui stesso i limiti già di per se grave, ignora come si possono gestire gli autovelox! D’altronde che non fosse un fulmine di guerra oramai era noto ma arrivare a usare scuse solo perché non ha il coraggio di dire che se mette l’autovelox perdono voti… Beh questa è un’altra cosa.

  5. Posizione curiosa quella del nostro Assessore. Il divieto di velocità sulla Napoleona è di 50km orari. Non è consigliabile però posizionare gli autovelox perché in discesa sulla Napoleona gli automobilisti fanno fatica a mantenere la velocità di 50km orari. Quindi, bisogna cambiare il divieto visto che non è possibile rispettarlo? Oppure si aumenta la tolleranza dell’autovelox sanzionando dai 60 in su? Oppure, si fa finta di niente sperando nella responsabilità e nelle abilità di guida degli automobilisti? Mah, questo sì che è un dubbio amletico. Uno degli aforismi dell’indimenticabile giornalista Beppe Viola,, recitava: “…per essere un genio, dovrebbe essere completamente diverso!”. Più si avvicina la fine del mandato e più ci tocca rivalutare il nostro “buon” Sindaco. Chi ce l’avrebbe potuta fare con questi?

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