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Bellezze interiori, cortili comaschi e i piccoli segreti di Claudia: “Un successo nato così”

È stato un successo. Nient’altro da dire. Il festival Bellezze Interiori, che ha aperto le porte (i cancelli e i portoni) di undici cortili e giardini privati di Como, ha incantato circa 1000 persone. Sold out già nella prima giornata di sabato 21 settembre, un bis eccezionale domenica 22.

“E’ stato del tutto inaspettato anche per noi – commentata una delle organizzatrici, Claudia Faverio – già il sabato abbiamo dovuto aumentare i biglietti fino al doppio di quelli previsti inizialmente”.

La curiosità, secondo Claudia, è stata la chiave di volta per l’organizzazione di un evento così apprezzato.
“La maggior parte di questi luoghi sono privati – aggiunge l’organizzatrice – le persone semplicemente camminando nella loro quotidianità li intravedono ma non osano affacciarsi perché capiscono che si tratta di zone private. In altri casi questi gioielli sono custoditi da portoni che non permettono di vedere assolutamente nulla dall’esterno. Da qui la curiosità di scoprirli”.

Un esempio di questo tipo è stato Palazzo Albricci Peregrini in via Rovelli 28 che ha fatto il tutto esaurito.  E non solo i comaschi si sono fatti trascinare in questa “caccia al tesoro” nascosto per le vie del centro.

Claudia spiega: “Hanno partecipato tantissimi turisti: credo abbia funzionato la comunicazione negli alberghi e nelle altre strutture ma anche il fatto che, grazie ai totem e ai braccialetti arancioni, l’iniziativa fosse ben visibile in città”.

Quindi è il momento di pensare a una seconda edizione? «La voglia di realizzarla, visto un tale successo, c’è sicuramente – spiega l’organizzatrice – ma al momento è solo un’idea. Ci piacerebbe riproporlo in primavera, quando sarà possibile ammirare nei giardini colori e profumi completamente diversi. Inoltre, proprio durante il fine settimana, ci sono arrivate tante proposte di cittadini disposti ad aprire i loro giardini e cortili per una seconda edizione”.

Nato quasi in sordina, questo progetto, che ha avuto un positivo riscontro anche in altre città italiane, ha dato la scossa a Como. Non ci solo la passeggiata a lago, piazza Duomo e piazza Cavour. Como nasconde gioielli inaspettati che semplicemente attendono di essere scoperti da turisti e comaschi curiosi di conoscere appieno la città.

“Un’apertura non solo prettamente fisica dei cancelli, ma anche interiore verso l’altro” l’ha definita Domenico Peluso, project manager dell’iniziativa. Un progetto volto a sensibilizzare alla tutela dei beni comuni, educare al rispetto dell’ambiente e riscoprire la bellezza del nostro patrimonio storico e culturale, unico e insostituibile.

Non resta quindi che attendere la prossima edizione che forse ci permetterà di scoprire altri tesori nascosti del capoluogo comasco.

L’articolo che hai appena letto è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.

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