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Buttadentro sul Lago di Como, affondo Gaddi su Rapinese: “Bellicosa crociata estiva contro quella malattia chiamata cordialità”

Come noto le scelte dell’amministrazione del sindaco di Como, Alessandro Rapinese, nei confronti dei buttadentro sono state particolarmente severe. Parliamo degli addetti di bar e ristoranti ma in particolare dei servizi taxi boat che sulla strada, nelle piazze e sul lungolago promuovono i singoli servizi.

L’ultima decisione del primo cittadino ha visto un deciso aumento delle multe che sono passate da 50 a 250 euro (qui i dettagli). Sul tema interviene il coordinatore provinciale e consigliere regionale di Forza Italia, Sergio Gaddi che non risparmia ironia e sferzate. Ecco quanto scrive:

La bellicosa crociata estiva del Comune contro i cosiddetti “buttadentro”, che come tutti sanno sono pericolosissimi terroristi infiltrati di una potenza nemica, è il solito atteggiamento amichevole verso i rischi orribili di quella contagiosa malattia chiamata cordialità.

E perciò, siccome i problemi devono essere ingigantiti e mai risolti, per esempio moltiplicando i pontili (ma capisco che sarebbe un’opera ingegneristica di enorme complessità e impegno dei migliori cervelli) bisogna colpire duro chi offre un semplice e banalissimo servizio richiesto a gran voce da quei tipi strani che non amano passare la giornata in coda sotto il solleone.

Pare che i malefici “buttadentro” per proporti il giro in barca e il fritto misto di pesce di lago (questo si che farebbe fuggire a gambe levate chiunque) ti puntano la pistola alla tempia e minacciano di rapite tua zia se non ti imbarchi subito sul loro yacht di 5 metri col 40 cavalli.

Tremendo, una vera emergenza.

Comunque, chissà se questi lungimiranti fenomeni del Comune avranno mai superato il temibile Capo Horn della burrascosa punta di Lenno, o si siano mai avventurati oltre le colonne d’Ercole della via Varesina, dove si favoleggia che ci sia quella cosa incredibile e mai provata nemmeno a Bellinzona, che gli autoctoni chiamano vita…

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