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Carburanti, riparte la guerra del pieno Italia-Svizzera. Diesel conveniente a Como, la verde se la gioca

Se si vuole risparmiare facendo rifornimento a cavallo del confine, bisogna essere, soprattutto in questo periodo, dei fini matematici, avere sempre con se una calcolatrice o fare ricorso a una delle tante App che monitorano le oscillazioni dei costi. E le differenze tra Ticino e Italia sono ormai minime.

La reintroduzione totale delle accise sui carburanti che, nei mesi scorsi, quando erano state drasticamente tagliate dal Governo, avevano dato sollievo ai consumatori e avevano addirittura spinto sempre più svizzeri a fare rifornimento in Italia, sono ormai solo un ricordo e, immediata, è ripartita la guerra del pieno. In queste ore la differenza tra i prezzi nei due stati è quasi del tutto svanita.

E se per il diesel ancora conviene, anche se di poco, scegliere Como, per la “verde” ormai il divario è prossimo a scomparire, anzi in certi casi conviene andare in Svizzera. E così, già molte delle targhe ticinesi che prima si vedevano ai distributori cittadini, stanno progressivamente sparendo.

Consultando allora le App che danno in tempo reale i prezzi praticati, oppure visionando il “Radar prezzi”, creato dal Touring club svizzero proprio per osservare queste oscillazioni, si può avere uno spaccato della realtà attuale.

Ecco allora – secondo “Prezzi Benzina” – che all’Eni di viale Rosselli ieri il diesel, in modalità self, costava 1.927 euro al litro e 2.147 servito mentre per la verde si dovevano spendere 1.847 euro al litro. Spostandosi a Tavernola, dunque sempre più a ridosso del confine ecco che alla Q8, sempre ieri, il diesel era a 1,937 euro al litro mentre la verde a 1,847. Uscendo dal centro e andando lungo via Canturina alla Esso per un litro di verde si deve spendere 1,899 euro mentre per il diesel 1,959.

Questo solo uno spaccato. Mentre in base al “Radar prezzi” ticinesi si può osservare come al BP Service di Vacallo un litro di verde costa 1.89 euro mentre per il diesel bisogna mettere in conto 2.083 euro. Muovendosi verso la Socar di Pizzamiglio ecco che un litro di verde costa 1.80 mentre per il diesel (in questo caso il dato è aggiornato però a tre giorni fa) si spende 2.083. Infine a Ginoil Sagl di Chiasso ecco che ci vogliono 1.88 euro per la verde e 2.15 euro per il diesel.

Una delle incognite sarà adesso capire cosa faranno i frontalieri. Se infatti nei mesi scorsi si rifornivano in Italia, visto il taglio delle accise, bisognerà ora capire se invece ricominceranno a utilizzare i distributori ticinesi.

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