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Como e l’addio agli storici parapetti del lungolago perché scavalcabili: “Guardate quelli nuovi di Lavena Ponte Tresa, non è la stessa cosa?”

E’ stata la lettera di una lettrice a aprire, tra commenti al sito e sul nostro Facebook, un ampio dibattito sui vecchi parapetti a timone del lungolago comasco che, come noto, non potranno essere reinstallati poiché, a causa delle nuove normative sulla sicurezza ora non risultano più a norma – secondo quanto riferito in più occasioni sempre da Regione Lombardia – perché troppo bassi di 10 centimetri, oltre a essere facilmente scalabili ad esempio da un bambino. Caso diverso quelli presenti lungo Mafalda di Savoia dove non essendo in corso un cantiere non sono coinvolti, si interviene con le prescrizioni solo quando si avviano dei lavori. Prima di entrare nel vivo di una segnalazione ecco le quattro puntate precedenti:

1- “C’era in tutte le foto della nostra infanzia…” La lettera e il destino dello storico parapetto del lungolago di Como

2 – Dalla raccolta firme per gli storici timoni fino all’angolo dei selfie: il parapetto del lungolago di Como fa discutere

3 – Il dispiacere del papà, la restauratrice che dice ‘recuperiamoli’: storie sui parapetti spariti dal lungolago di Como

4 – Le foto della beffa: così gli storici parapetti del lungolago di Como vennero restaurati e poi abbandonati

Ebbene, oggi ci scrive un’altra lettrice che pone una domanda:

A seguito dell’articolo articolo relativo ai parapetti “timone ” facilmente scavalcabili” allego 3 foto da me scattate a Lavena Ponte Tresa lo scorso marzo.

Lavori di riqualificazione del lago recentemente conclusi e, se non ricordo male, con partecipazione economica della Regione Lombardia. Sembrano anche a voi “facilmente scavalcabili”? Per me sì! Allora come la mettiamo con la nostra realtà sul lago di Como?

[Per contributi, segnalazioni, reazioni e opinioni: redazionecomozero@gmail.com, il numero Whatsapp 348.6707422 o la pagina dei contatti]

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69 Commenti

  1. Per mettere in sicurezza il tutto,non sarebbe sufficiente un muretto sotto per portarli in altezza di sicurezza e un pannello in plexiglass trasparente sul lato passeggiata così nessuno può arrampicarsi? Chiedo a chiunque voglia rispondere se è un idea bizzarra oppure costa troppo poco per il comune o addirittura alla regione.

    1. A Como, ci sono per caso delle scimmie abituate ad arrampicarsi dappertutto, così pure i turisti propensi a farlo …… questo lago costa più di un oceano. Fate, rifate , smontate rimontate, non ricordo che fosse così
      pieno di pesci che abboccano.. ..

  2. Veramente un peccato, si dovrebbe ascoltare anche i cittadini. Se tante persone vorrebbero che i meravigliosi parapetti restino , bisognerebbe ascoltare…..

  3. Da questi commenti intendo che i cittadini comaschi rivogliono i parapetti a “timone”.
    Voi amministratori state prendendo una decisione impopolare.
    Spiegate il perché non prendete in considerazione la volontà della cittadinanza che avanza buone e sagge ragioni.
    A cosa mirate cari amministratori?

    1. Gli amministratori sono pagati dai contribuenti e DEVONO fare quello che vogliono i contribuenti.
      Se la maggior parte dei comasci vuole lasciare i vecchi parapetti, perché non lasciarli?
      Al massimo si poteva aggiungere in alto un altro pezzo di parapetto di 10 cm.
      Elementare Watson!!

  4. E’ una vergogna e un vero delitto eliminare gli storici parapetti.sono li da 100 anni e mai un bambino e’ caduto nel lago
    Ormai in citta’ non c’è piu’ nulla di autentico.
    Abbiamo perso tutto, anche il buon senso

  5. Credo che qualsiasi tipo di balaustra possa essere scavalcabile da uno sprovveduto, da un idiota, da un bambino colpevolmente/adeguatamente non sorvegliato. Mi sembra assurdo che ci si debba tutelare da qualsiasi evento negativo, anche se remoto, che possa capitare: non sarà più probabile che qualcuno scivoli sui gradini in pendenza della nuova scalinata a lago, modello anfiteatro?

  6. La regione Lombardia come al solito salvaguardia il fatto economico e non quello storico. Probabilmente qualcuno ha da guadagnarci su quelli nuovi. Poi tra qualche anno verrà fuori e come sempre sentiremo la frase: siamo in Italia.
    Spero che regione Lombardia si concentri sul fatto di recuperare i parapetti storici e non perdere l’ennesima occasione di fare la cosa giusta.

  7. SCUSA IGNOBILE.quella che sono scavalcabili ….e come già dissi ..se fossero così basse come viene detto ..1 basterebbe il piccolo pilastrino ci cemento che le rialza ..2 con il rialzo .verrebbe anche COSA INTELLIGENTE .QUELLA DI. FARE UN BORDINO .TRA UN SOSTEGNO E L ALTRO ,SOTTO COSI LO SPORCO DELLA PASSEGGIATA NN FINIREBBE NEL LAGO ..E I NETTURBINI POTREBBERO PULIRE IN SEMPLICITÀ … .
    QUESTA È LA SOLUZIONE PIÙ SEMPLICE PIÙ AMBIENTALISTICA POSSIBILE SENZA SPERPERO DI DENARO ..SALVAGUARDANDO .1 LA PULIZZIA DEL LAGO .2 SALVAGUARDANDO UN PEZZO DI STORIA DEL ..NOSTRO…LUNGO LAGO …

  8. Capisco, ma non promuovo, i parapetti di Laveno se le barre fossero poste verticalmente con la barra che le blocca posta in basso e poi il corrimano all’altezza giusta. Ma costruite così sono effettivamente degli ottimi pioli da scalare.

  9. Io non abito più a Como , ma ci sono nato e vissuto da piccolo. Credo che la motivazione sia un grandissima scemenza. Si sente puzza lontano in miglio di interessi privati: per chi si è visto commissionare i nuovi parapetti e per chi si è accaparrarsi quelli storici per abbellire qual he casa privata dei soliti “ricchi” . Chiedete al sindaco di dare una risposta pubblica

  10. Mi ero sempre chiesto dove fossero andati a finire quei parapetti in ferro che ricordavo da quando sono arrivato a Como( oltre cinquanta anni fa) e che fine avessero fatto.
    Scopro che la superficialità , la insipienza, di chi ha amministrato e amministra la nostra città decide di tirarli fuori chi sa dove, spende dei soldi (nostri) per restaurarli e poi scopre che non sono permessi dalla normativa relativa dei parapetti.
    Como svegliati ! Quanti soldi abbiamo speso e non è finita per queste paratie iniziate da tempo immemore, ora VOGLIAMO LE NOSTRE PARATIE E NON QUELLE INSIGNIFICANTI CHE VOGLIONO METTERCI.

  11. La domanda è: a chi servono??
    E poi i bambini non sono imbecilli, loro pensano a differenza degli “ADULTI” che vedono pericoli inesistenti
    Come la risolvono con i gradini ed i pontili ??!!

  12. Buongiorno, solo una piccola precisazione, Lavena ponte Tresa non si affaccia sul maggiore ma sul lago di Lugano o Ceresio che dir si voglia ( prov.di Varese).

  13. Sino nata molti anni fa in via Albertolli dove ora c’è Hotel Barchetta ho giocato in piazza Cavour ho bevuto l’acqua fresca del Drago e trovavo bellissimi i timoni dei parapetti ,perché eliminarli perché nessuno in comune vuole difendere la nostra ex bella Como?il bello va difeso ma so che tutti ci esprimiamo inutilmente farete come sempre quello che vorrete come buttare milioni di euro nel lago per progetti sbagliati o lungaggini infinite.I comaschi hanno avuto gratuitamente paesaggi incantevoli lago montagne angoli di paradiso peccato chi aveva il dovere di conservare e proteggere non.lo abbia fatto ma ormai è troppo tardi peccato sono molto amareggiata

  14. Quelli di ponte Tresa sono scale….comodissime da scalare per un bambino….quelli di Como mi sembrano più sicuri, vorranno dare lavoro ai fabbri e poi quelli rimossi verranno messi in “qualche casa” vista la bellissima lavorazione….mah….che ci dobbiamo fare, così va la vita.

    1. Infatti anche io ho pensato la stessa cosa. Un bambino può salire tranquillamente e cadere in acqua.
      Ma i genitori che hanno avuto questa idea o non hanno figli piccoli oppure sono usciti dall’uovo di Pasqua. Non ho parole veramente

  15. I NUOVI PARAPETTI SEMBRANO LE RECINZIONI DELLE SALE DI MUNGITURA DEI BOVINI. E sono scalabili come le precedenti nonostante siano più alte. Di norma c’è un vincolo paesaggistico in tutte le aree lungo i laghi, quindi bisogna indagare se è stato rispettato il parere della Soprintendenza, che supera quello della Commissione paesaggistica comunale.

  16. Al di là di tutto, io vorrei sapere che fine faranno i parapetti storici…. Finiranno a casa di qualcuno? Verranno distrutti (non credo)? Qualcuno mi illumini, per favore!

  17. Non fate come in un certo borgo del Ceresio, dove colonnine in granito e ferro battuto sono stati sostituiti da avveniristici cavi d’acciaio

    1. Tra l’altro dicono che i timoni rimasti non siano sufficienti. Beh, si possono fare degli stampi e fabbricare i tratti mancanti. Una riverniciata a tutto e siamo a posto.
      Sindaco, non puoi chiedere una deroga a chi li vieta? Solo sul Maggiore possono fare quello che vogliono?

  18. devono rimontare quelle vecchie , e cambiare gli architetti che non capiscono un , lungo lago brutto , con barriere architettoniche e con paratie che mi sembrano una presa in giro , direi tutto da rifare , ma spero non mi ascoltino altrimenti la fine dei lavori non penso di fare in tempo a vederla

  19. Chi, di dovere, ha responsabilità in merito, dica la vera ragione perché noi cittadini di Como non riavremo i parapetti a “timone” che fanno parte della città, da generazioni, come ne fanno parte la stessa architettura di Terragni, la diga Foranea, il tempio Voltiano, etc.
    Che la cittadinanza e la città di Como non vengano private della loro memoria.
    Domani ne sentiremo la mancanza.

  20. Fare referendum dei cittadini. È OBBLIGO ripristinare i vecchi parapetti adeguati allo stile della città. Vergogna per coloro che hanno deciso di “”rubarli””!!

    1. Quegli storici e meravigliosi parapetti devono essere riposizionati (con una scritta nella quale si reciterà di tenere i pargoli per mano).
      Il buon gusto e la raffinatezza che hanno accompagnato fino ad ora la bellezza del lago e del suo lungo lago (che ha già sofferto abbastanza) non devono essere alterate. Non c’è una ragione effettiva per rimuoverli se non l’arricchimento di qualcuno a cui dubito stia a cuore il gusto estetico e la pregevolezza dei materiali, troppo impegnato come è a fare soldi. L’unica alternativa è promuoverne di più belli e resistenti con un referendum che lasci la decisione ai residenti del luogo che ne dovranno godere (insieme ai turisti) o che ne potrebbero essere danneggiati (gli uni come gli altri), i quali potranno decidere se tenere i vecchi o promuovere i nuovi, ma a lasciar la strada vecchia per la nuova…..

  21. Il Comune di Como è responsabile delle scelte sull’arredo urbano del nuovo lungolago.
    Oltre a questa grottesca situazione dei parapetti, soltanto a me la spianata con quattro panchine e tre fioriere sembra di una bruttezza assoluta?

    1. Non è solo brutta, è totalmente insensata; le fioriere sono da dimenticare, le panchine sono poche e, per il momento, tutte (o quasi) al sole sparato: in luglio e in agosto saranno preda solo di pochi spericolati. Bastava andare a farsi un giro a Menaggio, non dico dall’altra parte del mondo, per trovare un lungolago ben più degno.

    2. Io la definisco una pista di atterraggio ricca di insidie quali i vari gradini più o meno visibili che a tanti hanno già procurato inciampi e storte alle caviglie…Pensando anche ai futuri giardini a lago dove con il previsto taglio dialberi d’alto fusto saranno ridotte le zone d’ombra, penso a mamme con bambini, anziani ai quali sarà difficile trovare ristoro da estati sempre più assolate. Tornando ai parapetti la cosa è infatti assai dubbia: ci vorrebbe un autorità che andasse a fondo! Penso che ci si debba attenere alle normative di quando è stato approvato il progetto che prevedeva gli storici parapetti indipendentemente dalle successive normative. Teniamo conto anche che per legge potrebbe anche essere lasciato senza protezioni e qui di…come mai tante storie che non possono più essere riutilizzati? Tra il “niente ” che potrebbe essere e gli storici scalabili…meglio comunque gli storici! Da qui i forti dubbi sulla realtà della vicenda non dimenticando il valore degli storici parapetti peraltro recentemente restaurati!

    3. parapetti a parte, Iin qualsiasi modo lo avrebbero fatto, ci sarebbe stato qualcuno che si lamenta. A te non piace a me si, quindi….PS: sempre che le lamentele non siano per dar contro al sindaco.

    1. Esattamente! E non solo lì… oltretutto come la mettiamo con le scalinate che scendono a lago e che nemmeno si deve scavalcare…. a me ‘sta storia mi pare assurda.

      1. I turisti in acqua ci vanno già in autonomia nonostante i divieti presenti sia al Tempio Voltiano che a Villa Geno quindi parapetti sì o no è la stessa cosa.

  22. la questione della scalcabilità è un po’ bizzarra… nel senso che non sono nemmeno sicuro ci sia obbligo di posizionare i parapetti. trattandosi di fatto di un confine verso una riva, non credo ci sia un obbligo di legge di posizionare un parapetto con le caratteristiche che dovrebeb avere nel caso si trattasse di un parapetto ad eempio di un balcone o di altro spazio edificato. dove prima c’erano gli scalini del porto non c’erano di sicuro, cosi come ancora non ci sono a sant’agostino. la passeggiata verso villa olmo ha parapetti scavalcabilissimi… per cui sinceramenter la questione sembra un po’ pretestuosa. è invece certo che per completare i metri mancanti, riproducendo la tipologia a “timoni”, i costi sarebbero senza dubbio elevati….
    comunque, consiglio di dare un occhio alla nuova scalinata a lago in piazza Cavour…anzi allo scivolo, qui si, servirà un parapetto sicuro….

  23. A rialzarli con un economico basamento di cemento no?? E chi prenderà gli storici parapetti? Nella villa di quale assessore finiranno? Questo si chiama furto

  24. È chiarissimo che ci stanno raccontando da anni un Everest di xalle sui parapetti perché è evidentissimo che più persone a più livelli hanno combinato questo xasino che cercano in tutti i modi di INSABBIARE.
    NON SI PUÒ ESSERE TANTO TONTI DAL NON CAPIRE E VEDERE CHE GLI STESSI IDENTICI PARAPETTI SONO TRANQUILLAMENTE AL LORO POSTO LUNGO IL LATO LAGO VERSO IL TEMPIO VOLTIANO…. MENTRE MAGICAMENTE NON SONO PIÙ A NORMA LUNGO IL CANTIERE PARAFOLLIE!!!
    SI FACCIA CHIAREZZA GRAZIE.

  25. No, non sono la stessa cosa: sono addirittura più facilmente scavalcabili!

    Però chiedo: i per i lavori erano stati rimossi, il lungolago era stato rimodulato?

    1. Ho cercato nelle notizie relative ai lavori e l’articolo recita: ….. nuova pavimentazione, nuovi parapetti, …… 270.000,00 euro con la partecipazione di Regione Lombardia.
      A questo punto chiedo se sia la stessa Regione Lombardia che reputa pericolosi i parapetti “Timone”.

      1. Se non fossero stati rimossi, sarebbero potuti rimanere, avendoli rimossi e dovendoli riposizionare, la normativa prevede vigente altre misure e fattezze rispetto al passato. Detto ciò si potrebbe valutare con la Soprintendenza una deroga per il riposizionamento dei “timoni”, stante che in questo si ravviserebbe una maggiore economicità.

        1. Se i parapetti del lago Maggiore in foto sono nuovi di zecca, la questione si pone.
          Il sindaco può chiedere una deroga in regione avvalendosi anche di quanto accaduto?

          1. Lavena Ponte Tresa è una località sul lago di Lugano detto anche Ceresio in territorio italiano.

    2. IO DIREI DI FINIRLA CON QUESTI STERILI DIBATTITI.Le cose sono molto piu’ semplici: buttano via dei magnifici parapetti in ferro battuto x mettere delle squallide transenne che valgono nulla di nulla e sono prive di lavoro artigianale e di valore storico.Le regole?Le fanno chi ci governa x favorire scempi come questo.Nn votateli piu’ .

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