Non proprio una novità assoluta, era già accaduto negli anni scorsi ma davvero in modo meno sfacciato. Cioè con il tentativo dei campeggiatori abusivi di nascondersi meglio. Invece questa sera in viale Geno, a un passo dalla strada, ecco spuntata la tenda del turista che si accampa sereno e tranquillo nell’aiuola pubblica. La segnalazione è di un lettore, come spesso accade.
Ci scrive il lettore: “E dopo l’amaca a in piazza Grimoldi (foto pubblicata dal quotidiano La Provincia, Ndr), la tenda in passeggiata Gelpi non può mancare la tenda a Villa Geno vicino alla Capannina chiusa (l’ex locale comunale, Ndr)”.
Da ricordare anche i recenti casi: i bikini davanti al duomo, la tenda appunto sulla passeggiata Gelpi e i tavolini con ombrelloni a Villa Olmo. Poi di queste ore la clamorosa doccia dei nudisti-turisti in mezzo a Argegno: qui il racconto incredibile. Senza contare le decine di auto straniere che entrano in città murata, che circolano e parcheggiano abusivamente, i divieti ignorati, la città usata come un immenso luna park a uso e consumo del gitante o del turista. E’ un problema, importante. Deve essere valutato seriamente o di Como rimarrà solo l’erosione turistica, senza residenti, senza persone. Forse al profitto può andare bene. Ma cosa resta? E’ una domanda.
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2 Commenti
Le auto in Ztl? Una bella segnalazione comprensibile (integrante la segnaletica prevista dal codice della strada) tipo i totem che segnalano chiusure al traffico, scritto in italiano e le lingue più diffuse. Poi il resto sta alla civiltà delle persone che evidentemente non esiste. Le multe ci sono ma io in viale geno ripristinerei gli ausiliari che facevano entrare solo se c’era posto blu libero.
Serve una forte e convincente repressione.