“Mi preme sottolineare non il disservizio della sanità lombarda e nemmeno i modi a volte troppo burberi dell’incaricato presente all’ingresso, quanto l’estrema disponibilità e gentilezza della dottoressa di cui non conosco il nome ma che ha saputo correttamente interpretare i problemi delle tante persone presenti e che si è adoperata per trovare una soluzione”.
E’ il passaggio centrale di una mail arrivata in redazione stamani; si tratta del racconto di un lettore che ringrazia una dottoressa di Asst Lariana per aver affrontato con il sorriso un disservizio al sistema informato regionale e fatto in modo che tutti i pazienti in attesa di un esame del sangue non dovessero saltare l’appuntamento. Ecco il racconto:
Questa mattina ero in coda con tante altre persone per gli esami del sangue presso il vecchio Sant’Anna di Via Napoleona, all’ingresso del reparto c’era una persona che informava gli utenti con ricetta elettronica che a causa di un problema informatico a livello regionale non era possibile effettuare esami pagando solo il ticket ma che l’unica soluzione era tornare in altra data o pagare per intero il costo del servizio.
Molti di questi utenti ovviamente erano persone anziane, e per loro non era sicuramente comodo tornare l’indomani, ma nemmeno sostenere per intero il costo del servizio, per cui sono nate delle discussioni con tale incaricato il quale, sostenendo che la cosa non dipendeva da lui, ribadiva quanto detto prima.
Da parte mia ho deciso di recarmi ugualmente agli sportelli disposto a pagare il costo totale, anche se era palese l’assurdità della cosa.
Dopo una ventina di minuti in attesa però è apparsa dal nulla una giovane dottoressa, che in modo garbato e col sorriso sulle labbra ha rassicurato tutte le persone in attesa dicendo che avrebbe provveduto lei con i suoi collaboratori a trascrivere manualmente le ricette elettroniche una per una in modo da agevolare il compito delle addette allo sportello e permettere quindi, seppur con qualche attesa, di consentire a tutti di accedere alle prestazioni cui avevano diritto con il solo pagamento del ticket.
Di tutta questa vicenda una volta tanto mi preme sottolineare non il disservizio della sanità lombarda e nemmeno i modi a volte troppo burberi dell’incaricato presente all’ingresso, quanto l’estrema disponibilità e gentilezza della dottoressa di cui non conosco il nome ma che ha saputo correttamente interpretare i problemi delle tante persone presenti e che si è adoperata per trovare una soluzione nel più breve tempo possibile ed alla quale vanno i ringraziamenti miei e, immagino, delle tante persone che come me hanno potuto accedere al servizio.
Enrico Seregni