Capitolo chiuso dopo anni. Le conclusioni del Consiglio di Stato (come racconta oggi sulle pagine del quotidiano La Provincia, Stefano Ferrari) sono state depositate e sono chiarissime: è la Como Nuoto l’aggiudicataria del bando del 2018 per la piscina di viale Geno. Una vicenda lunga, molto articolata, che vide l’opposizione all’assegnazione da parte dell’altra concorrente al bando: Pallanuoto Como. Sul piatto poi la questione, complessa, del numero degli atleti agonisti tesserati. Conteggi e riconteggi che si seguirono nel tempo e anche un’indagine per turbativa d’asta e falso ideologico a carico di Pallanuoto Como (poi conclusasi in un non luogo a procedere).
Per Como Nuoto è dunque il giorno in cui chiudere le porte su un iter faticoso e stare senza pensieri: la sentenza non è appellabile e dunque la vicenda è definitivamente conclusa.
8 Commenti
Caprette, informatevi bene..!
Alla fine insomma aveva ragione Rapinese… meglio tardi che mai!
Ora che questa storia passi in archivio perché non ne se può davvero più.
Almeno il consiglio di stato, che è terzo e indipendente, ha messo fine alla vicenda.
Rapinese sosteneva che Pallanuoto Como avesse barato, cosa non vera vista l’assoluzione.
Pallanuoto Como viene assolta per turbativa d’asta e falso ideologico ma comunque perde il bando?
C’è qualquadra che non cosa
assolta dall’aver falsificato i numeri, Ma comunque i numeri, ricontati, non sono stati sufficienti a vincere il bando.
Chi ha Dato ha Dato e chi ha avuto ha avuto. Buonanotte ai suonatori ed ai suonati.
qunidi il nostro Sindaco non aveva tutti i torti