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Ubriaco o rissoso sul bus? Per gli autisti di Asf arriva il corso di sicurezza e autodifesa

Un corso sulla sicurezza organizzato da Asf autolinee per i propri autisti. Partirà lunedì 13 giugno e i primi 100 dipendenti saranno protagonisti di un percorso di apprendimento della durata di 12 ore, tra pratica e teoria. L’idea, dopo i recenti casi di cronaca che hanno visto diverse aggressioni ai danni degli autisti, è partita dal Comune di Como e ha ha trovato subito una sponda immediata nell’azienda Asf.

Il comandante della polizia locale comasca Vincenzo Aiello, in accordo con l’assessore alla sicurezza Elena Negretti, ha così immaginato di poter fornire delle linee guida agli autisti per riuscire a gestire quei lunghi minuti di tensione che separano il verificarsi di un episodio violento dall’arrivo delle forze dell’ordine. Del progetto – chiamato “Fai la mossa giusta” – è parte la Scuola Superiore della Sicurezza di Milano.

“Insegneremo i rudimenti di autodifesa, come gestire un dialogo con una persona alterata o che punta solo allo scontro. Inoltre daremo indicazioni sull’approccio da avere – spiega il presidente della scuola Gianfranco Pelletti – Gli autisti potranno poi subito attivare l’app di cui sono forniti per geo localizzare il bus e lanciare l’allarme”. Ovviamente si tiene subito a precisare che “non verranno insegnate tecniche di difesa particolari, tipo arti marziali o altro. Gli autisti dovranno solo cercare di controllare la situazione. Il corso, nella parte pratica, andrà proprio a ricreare situazioni che si sono vissute nei casi passati di aggressioni per capire proprio come affrontarle”, spiega il comandante Aiello.

Obiettivo “è quello di garantire lo svolgimento del servizio in totale sicurezza. Far tornare a casa in assoluta tranquillità i passeggeri e ovviamene gli autisti”, precisa il presidente di Asf Autolinee Guido Martinelli.

Presente alla spiegazione del corso Alberto Toneatto (amministratore delegato Asf Autolinee) che ha poi ribadito come intanto proceda anche l’installazione delle telecamere su ogni bus. Attualmente sono presenti su tutti i mezzi urbani (5 per ogni bus), e si sta provvedendo anche a completare l’installazione sui mezzi extraurbani. Intanto continua anche l’analisi delle strategie ulteriori da mettere in essere per garantire una sempre maggior sicurezza a bordo dei mezzi della flotta aziendale. A tal proposito in futuro l’idea è anche quella, dopo aver verificato con i dati statistici la situazione, di prevedere una vigilanza a bordo.

“Stiamo studiando la possibilità di coinvolgere un istituto di vigilanza privata così da poter prevedere in certe fasce orarie e su certe corse, dei vigilanti”, precisa il presidente Martinelli.

Infine dunque, l’obiettivo del corso è proprio quello “di fornire agli operatori degli standard di comportamento per la loro sicurezza e per lo svolgimento del servizio, passando dall’analisi di aspetti normativi e giuridici fino alle modalità di attivazione delle forze dell’ordine”, chiude l’amministratore delegato di Asf.

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