Mentre Como viveva un’estate decisamente sottotono con praticamente zero eventi o quasi, la mancata seconda edizione del riuscitissimo Festival di Villa Olmo e la perdita di Wow, Parolario e un concerto di Lady Gaga, sì, ma al matrimonio (privatissimo) di un magnate inglese, Cernobbio brillava con un ricchissimo calendario iniziato a giugno, pronto non solo a ospitare gli eventi lasciati sfuggire dal capoluogo ma anche a crearne di nuovi di altissimo profilo (tutti i dettagli nel box qui a fianco). E ora – sviluppo delle ultime ore – si profila addirittura l’approdo natalizio, almeno in parte, della Città dei Balocchi.
Abbiamo quindi chiesto al sindaco, Matteo Monti, di raccontarci i segreti di questa estate da far invidia ai cugini comaschi, sai mai che serva prendere spunto.
Dopo un’estate con oltre settanta eventi chiudete con un gran finale di tutto rispetto tra Parolario, apertura serale dei negozi, appuntamenti musicali, la Festa del Borgo e molto altro. Qual è il segreto?
Credo semplicemente che si tratti della bellezza di amministrare un Comune piccolo, con una macchina burocratica più efficiente e procedure un po’ più snelle, pur nell’assoluto rispetto delle norme.
Non per niente, dopo ventidue anni a Como, avete accolto Parolario a braccia aperte offrendo un accordo triennale stilato a tempo di record. E prima di lui avete ‘adottato’ il Wow Festival e il Lake Como Film Festival. Praticamente avete fatto razzia di quasi tutti i migliori eventi sulla piazza.
Probabilmente questi eventi hanno trovato da noi qualcosa che altrove non erano riusciti a trovare, ma a mio parere non si deve interpretare questo come un ‘portare via’ qualcosa a qualcuno. Ho parlato con il Comune di Como, ho proposto di trovarci, di fare squadra e di ragionare su eventi comuni. Asf ha garantito navette tra Cernobbio e Como per Parolario, ma si può fare di più. Noi siamo disponibili.
Con il Lake Como Film Festival, però, non è andata molto bene neanche a Cernobbio: edizione 2022, la decima qui, saltata con tanto di lettera aperta del direttore Alberto Cano che ha denunciato, tra le altre cose, le mancate risposte da parte delle istituzioni che hanno impedito di andare oltre una progettazione annuale e di avere le necessarie certezze economiche. Cos’è successo?
La perdita del Lake Como Film Festival è un grande dispiacere ma per un evento del genere occorre avere una visione imprenditoriale e correre qualche rischio. Comprendo le difficoltà nel gestire i costi, ma non siamo mai stati coinvolti direttamente.
Tra gli eventi di quest’anno non ci sono però solo appuntamenti già affermati ma anche l’inaugurazione di due festival che promettono di andare oltre la singola estate come il Cernobbio Jazz Festival e la tre giorni trionfale del Lake Sound Park.
Diciamo che si tratta di prove. Se andrà tutto come speriamo, ci auguriamo di proseguire con questi appuntamenti con una seconda edizione l’anno prossimo.
Anno di elezioni amministrative per Cernobbio. Non male come lancio della campagna elettorale.
L’anno prossimo si vota, certo, ma non si tratta solo di questo. L’obiettivo era costruire qualcosa che andasse oltre l’evento spot e potesse durare nel tempo ma, soprattutto, qualcosa che coinvolgesse grandi protagonisti, ma anche le realtà locali in uno sforzo unico. E un esempio sono l’apertura per la prima volta della Cooperativa Il Sorriso in occasione della Festa del Borgo e quella dei giardini di Villa Belinzaghi, appena acquistata da Villa D’Este.
Non dica che ha già nel cassetto anche il calendario pronto con gli eventi di Natale.
Ci stiamo lavorando. Vorremmo creare un circuito di presepi tra Cernobbio, Tremezzina, Menaggio e Bellagio e speriamo di riuscire a far arrivare gli eventi della Città dei Balocchi di Como anche qui. Nell’attesa abbiamo la tradizionale festa Castagne, Streghe e dintorni a Rovenna e, a metà ottobre, l’inaugurazione di Largo Filippo Mondelli in occasione della quale stiamo cercando di organizzare una serata dedicata allo sport.
3 Commenti
Va là monti smettila di fare lo sbroffi che poi voglio proprio vedere quanto saranno contenti i cernobbiesi quest’anno di pagare la bolletta per le luci della città dei tarocchi!
In effetti sono cose di paese.
Taverno la chiede l’annessione a Cernobbio