Nel corso della puntata di questa mattina di RondiZero, tutta dedicata alla piccola manifestazione contro il Green Pass andata in scena in piazza Verdi a Como, Beppe Rondinelli ha raccolto anche la testimonianza di un dipendente del Comune che questa mattina ha rifiutato di esibire il passaporto verde e dunque non si è recato al lavoro.
“Io e alcune altre colleghe non abbiamo il Green Pass perché lo riteniamo discriminatorio in un Paese che è fondato sul diritto al lavoro e non su un pass – ha raccontato il dipendente – Questa mattina mi sono recato all’ingresso del Comune, ho dichiarato di non avere il Green Pass e mi è stato dunque chiesto di non entrare al lavoro, invitandomi ad uscire. A quel punto sono entrato in sciopero e andrò avanti così, presentandomi ogni mattina e nel caso scioperando”.
“Io non sono vaccinato e non ho intenzione di farlo – ha aggiunto il dipendente comunale – Al posto di questo documento discriminatorio che ci mette gli uni contro gli altri si sarebbe potuta salvaguardare la salute sul posto di lavoro sottoponendo tutti a un tampone salivare all’ingresso, ma con il costo a carico del datore di lavoro. E poi si potevano usare i dispositivi di protezione individuale per garantire tutti. Oggi il virus è la scusa per introdurre un nuovo strumento di controllo delle masse, è una dittatura”.
“Noi dobbiamo applicare la Costituzione, che all’articolo 1 dice che la Repubblica è fondata sul lavoro, non sul Green Pass”, ha concluso il dipendente.
10 Commenti
Mario, Giorgio., Alfio….Ecco qui sopra i commenti dei felici inseminati. L’ignoranza è una scelta.
A una persona così dovrebbero controllarla senza ombra di dubbio.
Vaccinati o startene a casa senza stipendio piuttosto di parlare per niente
Obbligo di vaccinazione subito per tutti, senza se e senza ma.
A casa fenomeno!
Invece di pensare al compito che gli spetta pensa a fare polemica?
Chi si è vaccinato quindi è sotto una dittatura?
X notizia l’anno scorso in questo periodo c’erano le scuole impestate per via sia di insegnanti che di alunni che diffondevano inconsapevolmente il virus: quest’anno, parlo di dove vanno i miei figli nè un contagio e quindi nemmeno dad e quarantena.
E’ una fortuna per il nostro Paese che non tutti i dipendenti sono cosi.
Segue alla lettera la dottrina di Borghi.
Faremo tranquillamente a meno del suo apporto lavorativo: cari saluti.
Per quale motivo si continua a dare così tanta visibilità a questa esigua minoranza di “personaggi” capaci solo di ripetere gli slogan letti su qualche social ?
Roba de mattt…chissà chi la spunta ?
Licenziare.