Per certi aspetti, la Svizzera è veramente l’altra faccia della luna (anzi, della Terra) rispetto all’Italia, nonostante la vicinanza fisica. E’ il caso, ad esempio, della Posta, servizio che oltreconfine vede arrivare una novità che forse da questa parte della dogana farà un po’ sorridere (amaramente). In sintesi: siccome la Posta svizzera ha bisogno di maggiore flessibilità e anche di risparmiare, tra poco potrà consegnare perfettamente in tempo “soltanto” – e le virgolette sono nostre – il 90% delle lettere e dei pacchi. Per un 10%, ci sarà una maggiore tolleranza in confronto a quanto accade oggi. Per dare un riferimento ufficioso ma solitamente attendibile, Altroconsumo soltanto due anni fa – dopo una massiccia prova sul campo che trovate qui – valutò la puntualità di consegna delle Poste Italiane di lettere e simili ferma al 41%.

Ma dove sta la novità nella Confederazione? Sta nel fatto che oggi la soglia che la Posta svizzera deve tassativamente rispettare in tema di consegne in tempo è fissata al 97% per le lettere e al 95% per i pacchi. Ma a breve, secondo quanto pubblicamente illustrato oggi stesso dal consigliere federale Albert Rösti, alla testa del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, si potrà come detto scendere al 90%. Questo, tra l’altro permetterà – assieme ad altre misure – alla Posta svizzera di risparmiare fino a 45 milioni di franchi all’anno a partire dal 2026.

E l’azienda cosa dice? E’ soddisfatta, come si evince dalla comunicazione ufficiale: “La Posta accoglie con favore le modifiche al mandato di servizio universale proposte oggi dal Consiglio federale. Si tratta di un primo importante passo per l’assegnazione alla Posta di un mandato in linea con le esigenze del futuro”.