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Fase2 – Seconda casa nella regione di residenza? Il decreto non chiarisce ma per la ministra: “Bisogna restare nel proprio domicilio”

Non sono pochi i comaschi che hanno una seconda casa non troppo lontano dall’abitazione principale: sul lago, in montagna, spesso nemmeno in un’altra provincia ma sempre in terra lariana.

Ne abbiamo parlato spesso anche, e purtroppo, per le fughe notturne verso valli, rive e monti nel pieno del lockdown.

Uno dei passaggi più attesi del nuovo Dcpm Conte riguardava appunto la possibilità-speranza, dal 4 maggio, di poter cambiare ambiente sfruttando proprietà diverse da quella di residenza.

Il documento però non è chiarissimo in materia, anzi non ne parla proprio.

Ecco il decreto Conte. Negozi, bar, ristoranti chi riapre e quando. Come uscire di casa dal 4 maggio: scarica il documento completo 

Partiamo da una certezza: non si può lasciare la propria regione, quindi se, per esempio, avete una casa in Liguria dovete sicuramente aspettare ancora un po’ (almeno il 18 maggio, per nuove disposizioni).

Però se il decreto del 10 aprile, tuttora in vigore (e fino al 3 maggio), era molto chiaro: “Resta vietato ogni spostamento in abitazioni diverse da quella principale comprese le seconde case utilizzate per vacanze”

Nel nuovo Dpcm questo punto non c’è.

Ma secondo la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, intervenuta a “La vita in diretta” su Rai Uno, il divieto sarebbe ancora in vigore: “Non si possono raggiungere le seconde case nell’ambito di questo dpcm. Bisogna rimanere nella casa di residenza”.

CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DA COMO, LOMBARDIA E TICINO

(In copertina San Fedele Intelvi. Ph: Wikipedia)

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2 Commenti

  1. Ben più fortunato è Ella, di questi tempi, perché con due case il virus colpisce ugualmente, mentre con tre narici sicuramente è più avvantaggiato, qualora manchi il fiato.

  2. Tutti hanno i loro drammi. Alcuni sono preoccupati perché positivi o con parenti e amici ammalati; altri perché lavorano in Ospedale e sono insieme ai loro familiari a rischio di contagio; molti sono preoccupati per cosa succederà dopo la Cassa Integrazione, altri per gli esercizi commerciali che rischiano di fallire, altri per il rischio di perdere ordini importanti e vedere le loro aziende nel precipizio, altri ancora hanno genitori e figli lontani, altri per i loro risparmi e i rischi di un eventuale (anche se improbabile) default. Ma c’è sempre chi è messo peggio. Sono quelli che si chiedono: “Ma, Governo ladro, come cazzo faccio ad andare nella mia seconda casa in montagna???”. Addavenì Baffone!!! ?

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