RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità

Como, riparte Flixbus ma solo per 16 destinazioni. Sfuriata contro il governo: “Nessuna attenzione, colpo mortale”

FlixBus ripristina i collegamenti tra Como e 16 destinazioni in Italia e all’estero ma l’azienda non nasconde dure critiche al governo per l’esclusione del settore bus a lunga percorrenza nell’ambito del Decreto Rilancio che “implica un ritorno in strada a ranghi ridotti e una drastica riduzione delle tratte disponibili”.

“La mancanza di attenzione del Governo nei confronti del settore bus penalizza inevitabilmente anche la riattivazione dei collegamenti con Como, che dall’arrivo di FlixBus nel 2017 ha assistito a un progressivo incremento delle connessioni sia con le altre regioni italiane sia con l’estero, in virtù della sua fortunata posizione geografica e del suo prestigio di meta turistica internazionale”, si legge in una nota di Flixbus.

Per il momento, dunque, saranno soltanto 16 le tratte riattivate, operative da giovedì 16 luglio: in Italia si può tornare a viaggiare verso Bologna, Parma, Firenze, Prato, Roma e Napoli, mentre all’estero tornano collegate Lugano, Zurigo, Basilea e Lucerna in Svizzera e Lörrach, Karlsruhe, Heidelberg, Francoforte, Magonza e Coblenza in Germania.

Tra le misure di sicurezza implementate da FlixBus, elencate in dettaglio nella sezione dedicata sul sito, l’accurata pulizia e disinfezione dei mezzi, sanificati al termine di ogni corsa e sottoposti a sanificazione aggiuntiva nelle maggiori stazioni, l’imbarco previsto esclusivamente dall’entrata posteriore, il check-in touch-less e la presenza di un dispenser con gel disinfettante per l’intera durata del viaggio. A tali misure si aggiunge la garanzia della distanza minima anche nelle fasi di imbarco e di sbarco, e l’obbligo di indossare la mascherina prima, durante e alla fine del viaggio.

I passeggeri di FlixBus possono acquistare il proprio viaggio sul sito www.flixbus.it o tramite l’app FlixBus.

Come detto, però, non mancano gli attacchi durissimi al governo da parte dell’azienda.

“Il testo del Decreto Rilancio votato alla Camera lo scorso giovedì segna un colpo mortale per tutto il settore: nessun intervento a sostegno delle aziende che garantiscono il trasporto con autobus sulla lunga percorrenza. La delusione è enorme – dice Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia – Zero risorse economiche, zero interventi. Ne pagheranno il prezzo gli operatori del settore, i lavoratori e i cittadini che, fino a ora, hanno potuto fruire di un servizio pubblico offerto da decine di aziende italiane completamente a proprie spese. Le conseguenze di questa indifferenza politica saranno davvero gravi per tutto il settore del trasporto, per la rete di collegamenti che negli anni eravamo stati in grado di attivare, per l’approccio intermodale verso il quale si diceva di voler andare come Paese”.

“È mancata la volontà politica, del Governo, e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – aggiunge Incondi – Purtroppo, il risultato della votazione di giovedì è quello di disincentivare sempre di più le realtà che vorrebbero investire in Italia: il messaggio che è stato dato è che in questo Paese ricevono sostegno solo quelle aziende di trasporto che già ricevono soldi pubblici. Cosa devono aspettarsi tutte le altre? Solo sperare di non chiudere bottega da qui a fine anno”.

“Ciò che verrà certificato nel testo definitivo del decreto è una inaccettabile discriminazione concorrenziale tra gli operatori che offrono collegamenti tra centinaia di località con autobus e il trasporto ferroviario non soggetto a obblighi di servizio pubblico, tutto in evidente contraddizione con le indicazioni della Commissione europea, oltre che con il semplice buon senso”, prosegue il manager di Flixbus.

“Una distorsione delle regole della concorrenza, che danneggia non solo noi operatori ma anche tutti i nostri passeggeri, dato che è chiaro a tutti che con una minore concorrenzialità i prezzi medi saranno destinati ad aumentare – chiude Incondi – Per questo, stiamo valutando di fare ricorso all’UE: abbiamo già avviato un confronto con la Commissione e ci sono le condizioni per chiedere che vengano bloccate norme che favoriscono alcuni sistemi di trasporto e ne penalizzano altri. Alla Ministra Paola De Micheli, ancora una volta, chiediamo un segnale di attenzione e un atto di responsabilità: si decida davvero di fare qualcosa o si dica chiaramente che per il trasporto stradale non c’è futuro”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
TAG ARTICOLO:

2 Commenti

  1. Vorrei per cortesia sapere con urgenza se domenica 26 luglio da napoli ci sarà la corsa per Ancona

    Grazie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo