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Como, mazzata sul quartiere dopo la frana: servono cinque mesi di lavori per la strada. L’ordinanza

Cinque mesi: questo il tempo necessario per la messa in sicurezza dopo la frana che il 15 maggio scorso si è abbattuta su via dei Patrioti a Civiglio (nel tratto compreso tra la svolta per via Grotta e il cimitero) mutilando di fatto la zona della principale via che unisce al centro città e lasciando solo due altri possibili, e non comodissime, alternative: la strettoia per Ponzate o il collegamento con Brunate.

Oggi il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, ha pubblicato all’albo Pretorio una specifica Ordinanza Urgente. Il documento dà un timing preciso ai proprietari del terreno affacciato sulla strada da cui è caduta la frana.

Dopo aver sottolineato, al punto uno del documento, come il materiale debba essere immediatamente tolto da via dei Patrioti, operazione di fatto già eseguita, sarà necessario intervenire con il “Taglio selettivo della vegetazione pericolante e potenzialmente in grado di innescare ulteriori scoscendimenti di materiale. In alcun modo andranno rimosse le ceppaie per favorire l’eventuale sviluppo di polloni radicali e la ripresa vegetativa. Tutte le operazioni di taglio e disgaggio del materiale pericolante dovranno essere eseguite in sicurezza e da personale specializzato e abilitato. Il materiale di risulta andrà rimosso dal pendio. Tutti gli interventi di taglio della vegetazione andranno limitati allo stretto indispensabile per garantire la stabilità del versante”.

Ma sono passaggi successivi a determinare la tempistica esatta dando risposta a quanto hanno chiesto i residenti (anche presentandosi direttamente in Consiglio comunale come abbiamo raccontato qui). Si legge nei punti 3 e 4:

3. entro e non oltre 90 giorni dalla notifica della presente ordinanza all’avvio delle opere di messa in sicurezza definitiva del versante previa ottenimento delle autorizzazioni in materia paesaggistica, edilizia e forestale;

4. entro 150 giorni dalla notifica della presente ordinanza alla conclusione dei lavori di messa in sicurezza; 

Quindi a conti fatti se il privato rispetterà le indicazioni la strada sarà sgombra a fine novembre.

IL DOCUMENTO COMPLETO

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PER APPROFONDIRE:

Como, nel quartiere mutilato dalla frana Elisa e il mitico Crotto Civiglio: “Otto mesi di lavori? Se è vero consegno le chiavi a Rapinese”

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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7 Commenti

  1. Prima CT della nazioneale, poi esperti di tennis ed ora anche ingegneri, geologi, costruttori, nonchè esperti in pianificazione cantieristica. Ricordo che siamo un popolo solo di poeti, navigatori e Santi …

  2. Se fossi un residente a Civiglio pagherei un Geologo per fare una perizia su questa situazione che definire nebbiosa è il minimo. Com’è possibile che si blocchi un tratto di 20 metri perché c’è del fango che scende in strada QUANDO DILUVIA che si porta dietro qualche alberello???
    Non basta mettere una rete PARAMASSI EVENTUALMENTE???
    Non Basta mettere, costruire un muro di contenimento più alto???
    Non basta mettere una Palizzata di legno bella CONSISTENTE???
    In via Torno era crollato un muro alto 3 metri e in 24-48 ore si è sistemato il tutto!!!

  3. Bravo bravo sign.sindaco Rapinese io a setrembre tolgo le transenne e passo ugualmente….dopo se devo pagare le conseguenze le paghero’…..ma lei si rende conto che un ragazzo che finisce scuola alle 14 a Como arriva a Civiglio non prima delle 16 per fare 7 km…..se lei abitava qui in un mese la strada era riaperta.. cone e’ succeso per il muro di torno che in 2 giorni la strada era riaperta forse perche’ si bloccava Como turistica….e’ una vergogna …l’Italia e’ una vergogna

    1. Ha presente le differenze di metratura del caso di via Torno… dove peraltro nno c’erano piante ma solo operazioni di scavi di terreno, facilmente arginabili?

      1. Ha presente che noi per fare 7 km la mattina in auto ci mettiamo 45 min e se si prende il bus di Ponzate 1.30 per arrrivare a como???veda lei se e’ normale…

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