“La cerimonia della Giornata della Memoria assume un significato particolare se celebrata in un luogo di studio pieno di giovani. Una commemorazione che deve essere sobria e contenere due sfaccettature: l’obbligo di stringerci attorno a chi ha subito questa immane tragedia e tenere viva la memoria affinché tutto questo non si ripeta. Più anni passano più è alto il rischio che il ricordo si appanni e questo non deve accadere”.
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Le parole del Prefetto Ignazio Coccia risuonano nell’auditorium della Biblioteca comunale dove sono state consegnate le Medaglie d’Onore, conferite dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai militari comaschi deportati o internati nei lager nazisti e ai familiari dei deceduti (pubblichiamo l’elenco dettagliato degli insigniti in fondo all’articolo).
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“Sono vicina ai premiati e ai giovani che dovranno prendere il testimone di questa tragedia – ha sottolineato Angela Corengia, Assessore con deleghe alle Politiche Educative – Liliana Segre dice che la Shoah verrà dimenticata, perché la storia è così. Invito i ragazzi a non farlo”.
GALLERY-SFOGLIA
biblioteca comunale celebrazione della Giornata della Memoria, medaglia d’onore ad Arturo Bignucolo di Inverigo ph: Carlo Pozzoni
biblioteca comunale celebrazione della Giornata della Memoria, medaglia d’onore ad Umberto Albonico di Como ritira il figlio Achille ph: Carlo Pozzoni
biblioteca comunale celebrazione della Giornata della Memoria, medaglia d’onore a Umberto Longoni di Arosio ritira la nipote Giuseppina Colombo ph: Carlo Pozzoni
biblioteca comunale celebrazione della Giornata della Memoria, medaglia d’onore a Luigi Travi di Domaso ritira il figlio Francesco ph: Carlo Pozzoni
biblioteca comunale celebrazione della Giornata della Memoria, medaglia d’onore a Francesco Tozzi di Limido Comasco ritira il figlio Domenico ph: Carlo Pozzoni
biblioteca comunale celebrazione della Giornata della Memoria, medaglia d’onore a Luigi Minatta di Pianello del Lario ritira la figlia Teresina ph: Carlo Pozzoni
biblioteca comunale celebrazione della Giornata della Memoria, medaglia d’onore a Camillo Borzi di Sorico ritira il figlio Romeo ph: Carlo Pozzoni
biblioteca comunale celebrazione della Giornata della Memoria, medaglia d’onore a Fermo Rasero di Sorico ritira il figlio Ugo ph: Carlo Pozzoni
biblioteca comunale celebrazione della Giornata della Memoria, medaglia d’onore a Dante Rasero di Sorico ritira la nipote ph: Carlo Pozzoni
biblioteca comunale celebrazione della Giornata della Memoria, medaglia d’onore a Ermanno Cassera di Vercana ritira il figlio Alessandro ph: Carlo Pozzoni
biblioteca comunale celebrazione della Giornata della Memoria, medaglia d’onore ad Bernardo Campomagnani di Como ritira la moglie ph: Carlo Pozzoni
biblioteca comunale celebrazione della Giornata della Memoria, medaglia d’oro al merito civile alla memoria di Giuseppina Giovanna Panzica ritira la figlia Rosaria Luca ph: Carlo Pozzoni
Una riflessione anche dal vicepresidente della Provincia Di Como Mirko Baruffini che ha invitato a riflettere sul valore della memoria affinché diventi strumento per costruire un’Europa di pace “Senza muri e fili spinati”.
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La paura che questi eventi smettano di interrogarci è il quesito che si pone il dirigente dell’ufficio scolastico della Provincia di Como Roberto Proietto che chiede, attraverso la testimonianza di Liliana Segre, di combattere l’indifferenza: “Quali sono i muri e i fili spinati che vengono alzati e ci sembrano normali? Essere uomini significa saper dire no”.
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E fu proprio questo dire no, rimarca Valter Merazzi, presidente del Centro studi schiavi di Hitler, che portò ai lager nazisti i tanti militari internati: “Poco è stato fatto per loro dalle scuole a dalle amministrazioni – rimarca Merazzi prima della visione del video Racconti di cernobbiesi nei lager nazisti – Come i mancati risarcimenti per non creare conflitti nei rapporti con la Germania. Credo si possa fare di più”.
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Emozionati e impegnati i tanti ragazzi presenti, rappresentati dal vicepresidente della Consulta provinciale degli studenti Francesco Restelli e dagli studenti dell’istituto “Magistri Cumacini” Gianmarco Caracciolo e Sergio Giangrande che hanno mostrato un video, realizzato da loro, con immagini grafiche e frammenti video della casa di produzione Pathè, dove emerge la fusione tra Dante e Primo Levi suggerendo la somiglianza tra gli ignavi del primo e le “persone grigie” del secondo.
Per quanto riguarda le onorificenze, la Medaglia d’Oro al Merito Civile, con decreto del Presidente della Repubblica del 2018, è stata assegnata alla memoria di Giuseppina Giovanna Panzica, e ritirata dalla figlia Rosaria Luca, la cui storia è ampiamente raccontata nel numero settimanale di ComoZero.
Molti i membri della comunità ai quali è stato tributato un lungo applauso commosso che ha riempito la sala.
Arturo Bignucolo, unico superstite, di Inverigo è stato deportato dall’8 settembre del 1943 all’8 maggio 1945 e internato nel campo di prigionia di Konigsberg.
Tre, invece, i comaschi.
Berardo Campomagnani, deportato dal 9 settembre 1943 all’8 maggio 1945 e internato nei campi di prigionia Stalag III A a Luckenwalde e Stalag III D Lager 886 a Berlino, dove svolgeva lavoro obbligatorio alla DMW Reinicken.
Umberto Albonico, deportato dal 9 settembre del 1943 al 1 maggio del ’45 e internato nei lager tedeschi.
Giuseppe Castiglione, deportato l’8 settembre del ’43 e internato a Dorsten e Velbert in Germania.
L’elenco continua abbracciando il territorio.
Umberto Longoni, di Arosio, deportato dall’8 settembre del ’43 al 18 luglio del ’44 e internato a nel campo Stalag XI B in Germania.
Luigi Travi, di Domaso, deportato dal 9 settembre del ’43 al 1 maggio del ’45 e internato nel campo di Stammlager XIII D in Germania.
Francesco Tozzi, di Limido Comasco, deportato dal 12 settembre del 1943 all’8 maggio del ’45 e internato in Germania.
Luigi Minatta, di Pianello del Lario, deportato dall’8 settembre del ’43 all’8 agosto del ’45 e internato nei campi di Stalag IV B a Kemnitz in Germania.
Tre le medaglie per Sorico.
Camillo Borzi, deportato dal 9 settembre del ’43 al 1 maggio del ’45 e internato a Stammlager IV B in Germania.
Fermo Rasero, deportato dall’8 settembre ’43 all’8 maggio ’45 e internato a Stammlager VI D in Germania, matricola 83183.
Dante Rasero, deportato dal 19 luglio ’44 al 1 maggio del ’45 e internato nel campo Stammlager V A in Germania.
Tre gli eroi di Vercana.
Pietro Aggio, deportato dal 13 settembre del ’43 al 1 maggio del ’45 e internato nel campo di Hohenstein in Germania.
Giovanni Dell’Era, deportato dal 9 settembre ’43 al 1 maggio del ’45 e internato nel campo Stammlager X C in Germania.
Ermanno Cassera, deportato dal 18 settembre ’43 al 1 maggio ’45 internato nel campo Stammlager VII A in Germania.
Infine la Medaglia d’oro al Merito Civile a Giuseppina Giovanna Panzica accompagnata dalle toccanti parole di Rosaria Luca: “Non dobbiamo dimenticare, la memoria deve essere salvaguardata da tutti noi”.