Eravamo stati i primi a segnalare il cambiamento percebile a vista dopo anni.
E di fatto, da quel giorno – salvo, ad esempio ieri mattina, la presenza di uno al massimo due “irriducibili” per propria scelta – i portici di San Francesco non hanno sostanzialmente più ospitato la presenza fissa di senzatetto e migranti in massa.
Merito di molti fattori, almeno fino ad ora: l’impegno di Comune, associazioni, volontari e forze dell’ordine, la messa a disposizione dell’ex caserma di via Borgovico per l’Emergenza Freddo (che peraltro ha sfatato alcune previsioni catastrofiche e funeste della vigilia), le forze dell’ordine e, almeno negli ultimissimi tempi, anche la diretta collaborazione degli stessa senza dimora che hanno accettato di trasferirsi nelle soluzioni messe a disposizione.
Ma oggi, sul piano politico – dopo che gli assessori Angela Corengia ed Elena Negretti, in Commissone, hanno elencato i numeri della situazione dormitori in città, a testimonianza del momento positivo – sono il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Cernezzi, Matteo Ferretti, e soprattutto il deputato dello stesso partito, Alessio Butti, a rivendicare i risultati.
Accoglienza, regolari e irregolari, provenienza: tutti i numeri di dormitori ed Emergenza Freddo
Anche perché – non senza critiche durissime in particolare dalla Lega che voleva le inferriate o, dall’opposizione, dal gruppo Rapinese Sindaco – i meloniani si sono schierati da subito sia contro i cancelli a San Francesco, sia per la famosa mozione trasversale per un dormitorio permanente.
Il consiglio boccia il cancello anti-senzatetto a San Francesco. Solo Lega e Rapinese favorevoli
Butti, postando su facebook le foto del portico sgombro così come della zona del Crocifisso, ha commentato così: “Sono immagini che ritraggono i portici di San Francesco e del Crocifisso. Si, quelli che fino a poco tempo fa esponevano materassi, tende, coperte e cartoni abitati da poveri cristi. Rappresentano, ora, luoghi ameni, decorosi e restituiti ai comaschi, alla città”.
“Eppure – incredibile, ma vero – qualcuno non voleva un dormitorio controllato da comune e forze dell’ordine, qualcuno preferiva spostare il problema altrove, anziché risolverlo, installando cancellate per impedire l’accesso a chi aveva eletto a domicilio proprio quei portici – sottolinea il deputato di FdI – Non hanno vinto i muscoli, ma l’intelligenza. Ha vinto il buon senso di chi si è impegnato su questa strada, anche a Palazzo Cernezzi, e attirando le ire di qualche consigliere comunale”.
“È stato un lavoro corale sul quale bisogna insistere. In questi giorni qualche comasco, dapprima critico con le nostre posizioni, mi ha ringraziato – conclude il parlamentare comasco – Abbiamo sollevato il caso e avanzato soluzioni, ma sono io a ringraziare i tanti che, pur essendo, in diversi casi, distanti dalla nostra posizione politica, hanno lavorato per restituire dignità a uomini, decoro alla città e serenità a molti comaschi. Queste sono pagine belle di una storia che rende orgogliosi. Tutti…o quasi”.
A Butti ha fatto eco il capogruppo a Palazzo Cernezzi Matteo Ferretti condividendo: “Una battaglia che abbiamo condotto in consiglio comunale e che ha dato i suoi frutti”.
Un commento
Letta così sembra che la battaglia l’abbiano combattuta solo loro ma in realtà è una battaglia bipartisan che hanno vinto con la società civile e con le altre forze politiche, anche e soprattutto di opposizione, in Consiglio Comunale. Se cercare di capire chi ha vinto può sembrare difficile, è molto chiaro chi ha perso: Lega e Lista Rapinese. Su Rapinese c’è poco da dire o, meglio, quello che c’è da dire non è molto interessante. Sulla Lega invece ogni giorno che passa c’è sempre più da dire e l’analisi è sempre più interessante. Se si ascoltano bene le dichiarazioni del “capitano” all’uscita dall’ufficio del Presidente del Consiglio incaricato, si ha la chiara impressione che il problema degli extra-comunitari, le dichiarazioni sulle loro espulsioni e sulle responsabilità dei loro ingressi, le ONG, l’Europa egoista, i “buonisti”, gli elenchi delle malefatte dei “negher” e tutta la raffica di luoghi comuni che hanno ammorbato l’aria negli ultimi anni si sono sciolti come neve al sole di fronte all’opportunità di entrare nel Governo che gestirà i 209 miliardi del Recovery Plan. Adesso anche i portici di San Francesco e la soluzione dormitorio non fanno più notizia. I senzatetto extra-comunitari non sono più una priorità per il “capitano” e la sua ciurma. I Fratelli d’Italia non devono assegnarsi in esclusiva questa vittoria ma devono semmai giustamente compiacersi della coerenza delle loro posizioni politiche e dell’umanità delle loro soluzioni. A differenza di altri che non possono compiacersi né dell’umanità né tanto meno della coerenza. ?