Il nostro amico/collega Beppe Rondinelli ha bisogno davvero di poche presentazioni. Anima profonda della storia radiofonica cittadina (Como Radio City – StudioVivo – CiaoComo), mattatore, cronista e stupendo affabulatore è anche parte della truppa di ComoZero con RondiZero.
Ebbene, il Rondi questa sera è planato suadentemente nel dibattito elettorale, in vista del ballottaggio del 26 giugno, con domande precise per i due contendenti, Barbara Minghetti e Alessandro Rapinese.
La riportiamo letteralmente:
Cari candidati sindaco Barbara Minghetti e Alessandro Rapinese. Questo è notoriamente il #pridemonth ovvero il mese in cui tutto il mondo celebra e si interroga sui diritti, l’uguaglianza e le pari opportunità della comunità #LGBTQ+. Mi piacerebbe chiedervi quale sia la vostra posizione in merito a temi urgenti e importanti per molte persone, quali sono il riconoscimento di uguali diritti per le famiglie Arcobaleno, le discriminazioni perpetuate dai cosiddetti “crimini d’odio” rimasti impuniti dopo la bocciatura del DDL Zan, il riconoscimento del “matrimonio ugualitario” e dell’adozione da parte di coppie dello stesso sesso. Insomma, come crediate nel vostro eventuale incarico di far schierare Como davanti a queste tematiche…
E bravo Il Rondi. I candidati sindaco risponderanno?
3 Commenti
Giacomo. Quanto ne sa lei di questi argomenti per avere delle convinzioni del genere? Ha mai conosciuto personalmente una di quelle famiglie prima di definirla “surrogata”? La natura che lei evoca è totalmente una cosa strumentale e soggettiva che lei vuol personalizzare a sua immagine e somiglianza e dalla quale ci siamo emancipati ed evoluti già da secoli in mille dimostrazioni quotidiane. Lei come molti ha la presunzione di essere il Sentenziatore sulla vita e sulla libertà altrui. In ogni caso non si alteri perché la domanda non è rivolta a lei…
Fortunatamente per il momento il degrado e’ stato rallentato, il cosiddetto “rondi” cavalca come molti altri un argomento che fa notizia e solo per odiens, ben sapendo che pur non essendoci nessun motivo per odiare alcuno la famiglia che descrive lui e’ un surrogato, prima di affrontare certi argomenti di delicatezza estrema bisognerebbe avere una preparazione notevole e non negare la realta’ , qualcuno vuole distruggere la natura delle cose, non ha senso, si chiama matrimonio quello che avviene tra un uomo e una donna, tutto il resto si commenta da solo, le adozioni e il cosiddetto ” utero in affitto” sono argomenti che vanno ben al di la’ di questo signore………………………..
Ma cosa c’entrano questi argomenti con il programma di un sindaco?