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In Valle Intelvi vandalizzata la panchina rossa contro la violenza sulle donne. Il sindaco: “Esasperato e deluso”

Nella notte tra domenica e lunedì, un gruppo di ragazzi ha compiuto l’ennesimo atto vandalico all’interno del giardino comunale di Centro Valle Intelvi. La panchina rossa, simbolo tangibile della nostra solidarietà e impegno contro la violenza sulle donne, è stata deliberatamente danneggiata.

“Sono profondamente esasperato e deluso dagli atti di vandalismo che si verificano ogni sera nel nostro Comune. – tuona il Sindaco Mario Pozzi – È inaccettabile che la nostra comunità debba subire danni alla cosa pubblica, con l’ultimo episodio culminato nella distruzione della panchina rossa, simbolo del nostro impegno contro la violenza sulle donne, posizionata lo scorso 25 novembre. Questa panchina non rappresenta solo un semplice arredo urbano, ma è il nostro impegno nella lotta contro ogni forma di violenza e di discriminazione. La sua distruzione è un insulto alla dignità di tutte le donne e un affronto verso i cittadini”.

È sempre più deciso il primo cittadino e non intende tollerare ulteriormente questi atti di vandalismo pertanto è già pronto a prendere una posizione contro chiunque si renda responsabile di tali gesti, denunciando ogni comportamento illecito alle autorità competenti. Per questo intende, da subito, intensificare i controlli per prevenire un altro fenomeno che sta dilagando su tutto il territorio: lo spaccio e l’uso di droghe tra i giovani. L’abuso di sostanze stupefacenti e l’eccessivo consumo di alcolici rappresentano una minaccia per la salute e il benessere dei ragazzi e della Comunità nel suo complesso.

“È essenziale che tutti si uniscano per condannare fermamente tali comportamenti e lavorare insieme per prevenire ulteriori atti di violenza e vandalismo – commenta il Sindaco Mario Pozzi – Chiediamo a chiunque abbia informazioni su questo incidente di contattare immediatamente le autorità competenti. È fondamentale che, chi commette atti così riprovevoli, siano identificati e affrontino le conseguenze delle proprie azioni. Riaffermiamo il nostro impegno a promuovere un ambiente sicuro e rispettoso per tutti i nostri cittadini. Non permetteremo che episodi come questo minino la nostra determinazione nel combattere la violenza e difendere i diritti di tutti”.

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8 Commenti

  1. Egregio signor Sindaco Mario Pozzi, apprezzo la sua determinazione ma dobbiamo fare i conti con una realtà, che al momento, non coincide con il buon senso e la civile convivenza.
    Non voglio essere pessimista ma visto l’attuale sistema normativo e la “scarsa tutela di chi eventualmente potrebbe testimoniare” sono quasi certo che nessuno si farà avanti. Lo scarso controllo del territorio e l’inadeguatezza di molte leggi sono frutto di precise scelte politiche del passato, a mio avviso sbagliate, con le quali, ancora oggi, dobbiamo fare i conti.

  2. Finché quando vengono presi si beccano la multa e la tirata di orecchie al posto di 4 legnate come si deve finché diventano dispari è ovvio che continueranno

    1. Certo, magari torniamo alle squadre punitive fasciste.
      Lei mi fa più paura delle stesse persone che hanno compiuto il vandalismo.

      1. Vanno bene anche i gulag comunisti non si preoccupi , siete patetici con
        Vostro buonismo da 4 spiccioli, non sapete cosa commentare e scrivete fascismo… SVEGLIA CHE SON PASSATI 90
        ANNI!!

        1. Sapevo bene come commentare e cosa dire, basta soltanto saper leggere e comprendere.

          Se per lei è cosa normale pensare di aggirarsi dando “4 legnate” a proprio piacimento allora le auguro di non divenire mai la vittima di questo modo di pensare e fare.

          1. A me da piccolo hanno insegnato a rispettare le cose altrui, e soprattutto le cose di tutti, pubbliche oltre che ad assumermi la responsabilità delle mie azioni. Se per disgrazia capita un incidente e si rompe qualcosa (o si fa male a qualcuno) ci si adopera per rimediare. Quindi carissimo non si preoccupi che se uno non va in giro a far casino , a vandalizzare le proprietà pubbliche e degli altri nessuno gli torcerà mai un capello. E le legnate era sottointeso che dovrebbero prenderle in famiglia non dal primo che passa o dai pericolosissimi fascisti ritornati dall’ aldilà ……🙄🙄🙄🙄🙄

          2. Sig. Bianchi, si iniziano a moderare i toni noto, forse dopo averla fatta un po’ fuori dal vaso?

            La frase “Finché quando vengono presi si beccano la multa e la tirata di orecchie al posto di 4 legnate come si deve” era inequivocabile nell’invocare la violenza fisica in sostituzione dell’intervento della Legge (adeguato o meno che sia, non è questo il punto.)

            Suggerirei di contare fino a cinquanta prima di riversare sulla Rete frasi che rimarranno a lungo di pubblica lettura.

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