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“Indagate su responsabilità del sindaco Landriscina e dei dirigenti”. Morte di Eragon, denuncia Aidaa in procura

Avevano annunciato la denuncia contro il sindaco di Como, Mario Landriscina, e così è stato.

L’Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) “ha inviato questa mattina mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno il primo di cinque esposti-denuncia relativi ai casi dei cani morti nei giorni scorsi folgorati dopo essere passati sui tombini che contenevano elettricità”.

Il primo, spiegano dall’associazione è stato inviato alla procura di Como è ed relativo alla vicenda accaduta a Monteolimpino lo scorso 29 dicembre dove un cane di razza beagle è rimasto folgorato mentre passava su un pozzetto di ispezione del palo della luce in cui vi erano due cavi scoperti”.

Una vicenda di cui ci siamo occupati dai primi minuti:

Scarica elettrica dal pozzetto in strada: beagle muore fulminato a Monte Olimpino. Trovati due cavi scoperti, indagini in corso

E che ha trovato un drammatico riscontro nelle parole di Alberto. Eragon, il beagle fulminato, viveva con lui e la famiglia:

Lui è Eragon, morto fulminato in una pozzanghera. Dolore e rabbia di Alberto: “Potevo solo guardare, siamo distrutti. Com’è possibile?”

Ne è seguita la dura presa di posizione di Aidaa:

Eragon e gli altri cinque cani folgorati in Lombardia. Ira Aidaa: “Denunciamo il sindaco di Como e gli altri”

Così oggi l’associazione animalista ha dato seguito alle dichiarazioni: “Nell’esposto – spiegano – si chiede alla procura di indagare sulle responsabilità di omesso controllo della situazione da parte dell’amministrazione sia nella persona del sindaco Mario Landriscina sia nella figure tecniche dirigenziali competenti per settore”.

Inoltre il sodalizio chiede “alla procura di verificare i motivi della mancata manutenzione del pozzetto di ispezione nel quale si trovavano i fili scoperti che hanno causato la morte del cane e di individuare e punire i responsabili della mancata manutenzione e dell’omesso controllo per i reati previsti dal codice della strada e per il reato di maltrattamento di animali di cui all’articolo 544 del codice penale con l’aggravante della morte del cane causata da negligenza colposa”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un commento

  1. Mi pare il minimo. Cerchiamo di renderci conto che al posto del povero cagnolino poteva esserci un bambino.

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